Categories: Cronaca

Palermo, sequestrata un’azienda agricola

di redazione

Caccamo (Pa), 14 dic.- In esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip di Palermo su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, i Finanzieri del locale Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza hanno sequestrato un’azienda agricola, beni e denaro per oltre 250mila euro, corrispondenti al profitto della truffa aggravata ai danni dello Stato commessa da due coniugi palermitani, nei cui confronti è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di soggiorno.

Le indagini, eseguite dai Finanzieri su delega della Procura della Repubblica, sono durate oltre un anno e si sono concluse con la scoperta di un’articolata frode grazie alla quale gli indagati sono riusciti a impossessarsi, indebitamente, di ingenti finanziamenti nazionali e comunitari per la realizzazione di un Agriturismo nel territorio del Comune di Caccamo, in provincia di Palermo.

I due, in particolare, hanno ottenuto un finanziamento previsto dalla Legge 215/92 a sostegno dell’imprenditoria femminile e un successivo contributo, per la medesima attività imprenditoriale, nell’ambito del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Sicilia per gli anni 2000/2006, strumento comunitario di sostegno della crescita in favore delle imprese operanti nelle zone a minor sviluppo economico.

{jumi [code/google200x200.html] }

Gli indagati sono riusciti nel loro intento grazie all’artificiosa prospettazione agli Enti erogatori di ingenti spese per la realizzazione dell’agriturismo, alcune delle quali mai sostenute e altre effettivamente sostenute ma solo in minima parte.

I militari del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di polizia tributaria di Palermo hanno così scoperto che gli indagati, per raggiungere il loro scopo, avevano predisposto assegni bancari falsi, in realtà mai posti all’incasso, e utilizzato fatture per operazioni inesistenti, al solo fine di attestare, fittiziamente, il sostenimento spese per la realizzazione dell’agriturismo e trarre in tal modo in inganno l’Istituto Concessionario incaricato dalla Regione di istruire la pratica di finanziamento ed erogare le quote di contributo, non spettanti, per oltre 250mila euro, somma ora sottoposta a sequestro nella forma ”per equivalente”.

Le indagini proseguono ad ampio raggio, non essendo escluso il coinvolgimento di ulteriori persone nell’articolato sistema di frode scoperto dalla Guardia di Finanza.

Redazione

Recent Posts

Bolletta, questo elettrodomestico da spento consuma più che da acceso: stacca la spina | Recuperi tutti i soldi in 2 mesi

Stacca la spina, questo elettrodomestico consuma anche da spento Oggi come oggi, uno dei problemi…

1 ora ago

Patrimoniale, cosa ne penserebbe Giulio Andreotti? In Italia nulla è…

Abbiamo provato ad immaginare con l’aiuto della nostra memoria e con un pizzico di fantasia,…

2 ore ago

Patrimoniale, cosa ne penserebbe oggi Silvio Berlusconi?

Abbiamo provato ad immaginare con l’aiuto della nostra memoria e con un pizzico di fantasia,…

2 ore ago

Patrimoniale, cosa ne penserebbe Bettino Craxi? Chi ha più vino…

Abbiamo provato ad immaginare con l’aiuto della nostra memoria e con un pizzico di fantasia,…

2 ore ago

Stop alle attività in ore più calde. Schifani: “Ordinanza per tutelare la salute”

Un'ordinanza urgente firmata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, introduce il divieto di lavoro…

3 ore ago

Perquisizioni in complesso a Mazara del Vallo, si cerca covo di Messina Denaro

La Procura distrettuale di Palermo ha disposto perquisizioni e ispezioni in un complesso residenziale a…

3 ore ago