Palermo: scoperti 12 lavoratori in nero. Titolare paga multa e li assume

Nel corso di un controllo in un cantiere edile, la Guardia di Finanza scopre dodici lavoratori in nero. Il titolare del cantiere paga la maxi-sanzione e poi li assume tutti. E’ accaduto…

di redazione

Palermo, 5 feb. – Nel corso di un controllo in un cantiere edile, la Guardia di Finanza ha scoperto dodici lavoratori in nero, il titolare del cantiere ha paga la maxi-sanzione e poi li ha assunti tutti.

E’ accaduto a Bagheria, dove le Fiamme Gialle hanno riscontrato, all’interno di un cantiere edile, la presenza di ben 12 lavoratori su 13 in totale, assunti completamente in nero. Si tratta di uomini di nazionalità italiana, molti dei quali di provenienza locale.

All’atto dell’intervento, i militari hanno bloccato le diverse entrate che consentono l’accesso all’area del cantiere sul quale, ormai da diversi mesi, è in costruzione un imponente fabbricato a uso residenziale.

Alcuni lavoratori, intenti sulle impalcature a montare i supporti degli infissi e i basamenti delle ringhiere, alla vista dei Finanzieri hanno cercato di dileguarsi, ma sono stati raggiunti e subito identificati.

Il responsabile del cantiere, un bagherese sessantenne, alla richiesta di esibire tutta la documentazione e i rispettivi contratti di lavoro dei dipendenti, ha dovuto ammettere che soltanto un lavoratore era stato assunto regolarmente, mentre per gli altri 12 non è stato in grado di certificare la legittimità della posizione lavorativa.

Il consulente del lavoro, sopraggiunto successivamente, non ha potuto far altro che confermare questo stato dei fatti. Pesanti le conseguenze della condotta illecita scoperta dalla Guardia di Finanza.

 

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La normativa in vigore, infatti, prevede una sanzione pecuniaria fissa pari a 1500 euro (definita ”maxisanzione”), per ciascun lavoratore irregolare. A questo importo, sono da aggiungere circa 38 euro pro capite e per ogni giornata lavorativa ”in nero” accertata in fase di controllo, nonché un’ulteriore quota di 250 euro per ciascun ”mancato” contratto di lavoro e, quindi, per ogni lavoratore irregolare. Ma la cifra sarebbe facilmente raddoppiata se la violazione non fosse stata sanata entro 15 giorni successivi alla formale constatazione.

In tal caso, infatti, le disposizioni in vigore prevedono un raddoppio netto delle sanzioni pecuniarie descritte. Per evitare questo aggravamento, il responsabile del cantiere, come previsto dalla normativa, ha proceduto all’immediato versamento della sanzione all’Erario, per oltre 23.000 euro e ha adempiuto, contestualmente, alla tempestiva regolarizzazione dei rapporti di lavoro dei 12 dipendenti, che quindi sono stati tutti legalmente assunti.

In questo modo, ha scongiurato sia l’esborso di somme maggiori, ma ha anche evitato l’applicazione di un’ulteriore pena accessoria consistente nel materiale blocco delle attività lavorative, prevista dalla legge nel caso in cui venga accertato che più del 20% della forza lavorativa sia di fatto sprovvisto di regolare contratto di assunzione.