Palermo-Sampdoria 2-0: Brienza e Dybala annientano i blucerchiati
”C’era una volta Palermo- Sampdoria… ma adesso non c’e’ piu”’ Potrebbe essere questo l’incipit piu’ appropriato per raccontare una partita che fino a due stagioni fa valeva il quarto posto e che invece adesso vede di fronte due squadre in cerca di identita’ e di punti.
di Christian Guzzardi
“C’era una volta Palermo- Sampdoria… ma adesso non c’è più” Potrebbe essere questo l’incipit più appropriato per raccontare una partita che fino a due stagioni fa valeva il quarto posto e che invece adesso vede di fronte due squadre in cerca di identità e di punti. In un Barbera ancora troppo vuoto, i tecnici di Palermo e Sampdoria cercano disperatamente una vittoria che non arriva da troppo tempo (nel caso della Samp le sconfitte consecutive sono ben 6). Gasperini si affida alla coppia d’attacco Brienza-Dybala con Ilicic a supportarli mentre Ferrara affianca Soriano all’unica punta Eder. Pesa tra i blucerchiati l’assenza dell’argentino Maxi Lopez. Nel primo tempo i rosanero impongono il proprio gioco ai doriani. Brienza e Dybala dialogano in mezzo al campo e arrivano in più di un’occasione al tiro. Solo le parate di Romero e l’imprecisione del giovane argentino negano al Palermo il vantaggio già nel primo tempo. Per tutti i primi quarantacinque minuti Dybala appare più preciso e determinato del solito. Sembra quasi che i fischi ricevuti dal pubblico rosanero in occasione delle altre partite in cui era partito titolare gli abbiano fatto bene. Nel primo tempo i blucerchiati resistono agli attacchi rosanero, dimostrando anche una certa lucidità di gioco con Maresca in mezzo al campo a recuperare palla (in coppia con l’ottimo Obiang) ed a costruire gioco. Eder corre forsennatamente (spesso a vuoto) mettendo in difficoltà il terzetto difensivo del Palermo solo in qualche occasione.
Nel secondo tempo il Palermo scende in campo carico e concentrato. Al ’52 minuto un super Brienza pesca in area di rigore Dybala che libero da ogni marcatura non può che mettere in rete. Dopo il primo goal i ragazzi di Gasperini continuano ad attaccare, il numero nove argentino da spettacolo mostrando al pubblico tutta la sua classe. E’ così che col passare dei minuti (per continuare con un metafora fiabesca) il brutto anatroccolo Dybala si trasforma in uno splendido cigno. Al ’72 minuto, ancora su assist di Brienza, Dybala con un cambio di direzione improvviso mette a sedere la difesa dei doriani e regala al Palermo il doppio vantaggio. Il Palermo dopo il secondo goal abbassa un po’ il ritmo. Gasperini concede gli applausi del pubblico a Brienza ed licic a cui subentrano Bertolo e Zahavi. La Samp ce la mette tutta ma non riesce quasi mai ad arrivare al tiro. Al ’90 Romero nega la tripletta a Dybala respingendo un bellissimo tiro al volo dal limite dell’area. Dopo 3 minuti di recupero Giannoccaro fischia il finale della partita. Il Palermo esce rivitalizzato dalla sfida di mezzogiorno e conquista tre importantissimi punti che gli consentono di rifiatare un po’. Difficile dire la stessa cosa per la Sampdoria, per i ragazzi di Ferrara arriva la settima sconfitta consecutiva. Nel dopo partita il tecnico dei blucerchiati si dice lusingato dalla fiducia concessa dalla società (almeno fino al derby della lanterna) e si prende tutte le responsabilità riguardo al pessimo momento della sua squadra. La Samp paga probabilmente l’eccezionale inizio di stagione che ha ingannato gli osservatori sulle reali potenzialità di quella che resta comunque una squadra neopromossa. Giampiero Gasperini si dice invece abbastanza soddisfatto della prestazione dei rosa rimproverandogli semmai un calo di attenzione dopo il doppio vantaggio. Su Dybala: “Se è un uomo decisivo? Probabilmente sì. E’ rapido e veloce. Ha fatto due goal ma avrebbe potuto farne altri”. Poi a chi gli chiede se la prestazione del talento argentino cambierà le gerarchie della squadra risponde ironicamente: “Mi state chiedendo se non faccio giocare più Miccoli?”