Palermo: riapre il Museo Pitre’ “tra memoria e futuro”

Con la mostra “Pitrè tra memoria e futuro”, inaugurata oggi pomeriggio dal sindaco di Palermo Diego Cammarata, viene riaperto al pubblico il Museo Pitrè interamente restaurato, ed adeguato negli impianti tecnici e tecnologici, dal Comune di Palermo.

Con la mostra “Pitrè tra memoria e futuro“, inaugurata oggi pomeriggio dal sindaco di Palermo Diego Cammarata, viene riaperto al pubblico il Museo Pitrè interamente restaurato, ed adeguato negli impianti tecnici e tecnologici, dal Comune di Palermo.
    La mostra sarà aperta tutti i giorni, con ingresso libero, fino al prossimo 27 maggio e ripercorre, attraverso materiale fotografico e il ripristino di alcuni oggetti della collezione, la prima versione del museo tecnografico voluto da Giuseppe Pitrè all’interno dell’edificio scolastico dell’Assunta.
    “Sono felice di vedere riaperto il Museo – ha detto il sindaco Cammarata tagliando il nastro inaugurale – seppure, per il momento, soltanto con una mostra che, rinnovando la memoria del primo allestimento, precorre il ritorno in questi locali di tutto il materiale ospitato provvisoriamente (durante i lavori di rifacimento) a Palazzo Tarallo. Con il restauro di questi locali abbiamo restituito alla città, interamente rinnovato anche dal punto di vista impiantistico, tecnologico e della sicurezza, un altro importante sito. Il Museo Pitrè è una realtà di grandissimo rilievo che raccoglie un patrimonio di oggetti e tradizioni di straordinario valore storico ed etno-antropologico e che merita tutta l’attenzione e la cura, possibili”.
    Giuseppe Pitrè (1841-1916) medico e appassionato ricercatore delle testimonianze della cultura materiale e immateriale del popolo siciliano tra Otto e Novecento, volle donare tutto il materiale raccolto (oltre 2.000 oggetti, nonchè cunti, canti, poesie, fiabe, proverbi etc.) al Comune di Palermo. Nel 1910 ottenne l’uso di quattro sale e un corridoio all’interno dell’edificio scolastico dell’Assunta, in via Maqueda, dove potè sistemare e ordinare le sue collezioni in attesa di una soluzione logistica migliore. Fu questo il primo nucleo del Museo Pitrè. Solo nel 1935 (parecchi anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1916) fu possibile trasferire le collezioni nei nuovi e più ampi locali annessi alla Casina alla Cinese, nel Parco della Favorita, gli stessi oggetti del recupero e che ospitano la mostra inaugurata oggi.
    L’ideazione e cura scientifica della mostra sono di Eliana Calandra, direttrice del Museo Pitrè. (Comune di Palermo)