Palermo, 14 Feb. – Vasta operazione antimafia in corso a Palermo. I componenti di un clan avrebbero gestito l’assegnazione abusiva di case popolari allo Zen, oltre al controllo del territorio tramite estorsioni.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito, in collaborazione con la Dia, 14 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, tentata estorsione, violenza privata aggravata ed estorsione aggravata.
Le indagini hanno accertato che i componenti del clan, utilizzando la forza di intimidazione tipica di Cosa Nostra, imponevano agli abitanti dei padiglioni e alle attività commerciali della zona il pagamento di una somma di denaro, gestivano direttamente l’assegnazione delle case popolari attraverso un mercato parallelo e illegale e interferivano su ogni iniziativa economico-imprenditoriale.
L’organizzazione si occupava anche di far presidiare fisicamente da persone di fiducia gli alloggi popolari lasciati liberi dai legittimi assegnatari, che avrebbero così perso il diritto alla casa. L’immobile veniva quindi riassegnato dietro compenso non inferiore ai 15mila euro.
A confermare tutto sono state anche le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, Salvatore Giordano, che interrogato dai magistrati aveva detto: “I casi popolari su nuostre”, cioè “le case popolari sono nostre”, spiegando che erano i boss a gestirle.
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