Novara – Il Palermo sale in Serie A espugnando per 1 a 0 il campo del Novara. Dura, quindi, solo un anno il purgatorio nella serie cadetta per la squadra del patron Zamparini e del confermatissimo mister Iachini

Il commento di Novara Palermo 0-1

Il Palermo ritorna in serie A. La promozione è matematica dopo il successo dei rosanero a Novara per 1-0 firmato da Franco Vazquez, al quarto centro stagionale.

Rosanero salutati da grande calore ed entusiasmo al “Silvio Piola” da parte dei circa 3 mila palermitani tra quelli arrivati dalla Sicilia e coloro che vivono al nord. Il match comincia con un brivido per il Palermo per via di un errato passaggio arretrato di Barreto, Sorrentino, con grande prontezza, riesce però ad arrivare per primo sul pallone anticipando Sansovini. La risposta rosanero al 4′ con una conclusione di Hernandez destinata all’angolino sul primo palo, ottima la risposta di Kosicky. La partita resta piuttosto bloccata, il Palermo tiene l’iniziativa, il Novara si limita a chiudere gli spazi. Al 32′ ottimo spunto di Dybala che mette in mezzo all’area un ottimo pallone per Hernandez che viene anticipato. Al 38′ ottima giocata sulla sinistra di Vazquez che conserva con forza il pallone è mette in mezzo per Pisano che di testa manda fuori. Molto intraprendente il difensore rosanero che in area avversaria colpisce tre volte di testa in un paio di minuti. Al 39′ proteste del Novara per un corpo a corpo in area tra Lazaar e Lazzari; ha ragione l’arbitro Manganiello che vede il fallo dell’attaccante. Al 41′ gran colpo di testa di Hernandez, ottima la risposta di Kosicky. Al 42′ Palermo in vantaggio: conclusione di Dybala, Vazquez appostato davanti al portiere tocca di quanto basta per mettere il pallone in rete. Il primo tempo si chiude 0-1.

Ad inizio ripresa il Palermo continua a tenere le redini del match, senza tuttavia creare molte occasioni per andare a rete. Al 18′ il Novara va a segno con un colpo di testa di Rubino, ma al momento del cross era finito in fuorigioco. Al 26′ dentro Lafferty al posto di Dybala. Appena entrato il nordirlandese colpisce in pieno il palo alla sinistra del portiere. Al 32′ Hernandez sfrutta un pasticcio della retroguardia del Novara, supera anche Kosicky, ma conclude sull’esterno della rete. Al 37′ altra gran conclusione di Pisano in corsa da destra, ottima la risposta in angolo del portiere. Nel finale dentro Ngoyi per Vazquez. Finisce con la festa dei giocatori sotto la curva dei propri tifosi. Barreto e compagni indossano la maglietta “Scusate l’anticipo”.

Il successo finale arriva al termine di una stagione straordinaria e con ben cinque giornate di anticipo dalla conclusione del campionato. Pace fatta tra società, squadra e tifosi, profondamente delusi dalla retrocessione della passata stagione, come dimostrano le poche presenze fatte registrare durante l’intero arco del campionato. Una rivincita per lo stesso patron Maurizio Zamparini, la cui esperienza in Sicilia per molti era ormai al crepuscolo, ma soprattutto una promessa mantenuta visto che il presidente non ha mai avuto dubbi sull’immediato ritorno nella massima serie.

Un anno di purgatorio che potrebbe paradossalmente diventare positivo a patto che ogni componente faccia tesoro degli errori commessi in passato. Lo stesso Zamparini ha palesemente commesso una serie di errori, smembrando una squadra che era arrivata in finale di Coppa Italia e che aveva portato a Roma più di 50 mila persone nel 2011. Poi, gli interminabili e i continui cambiamenti di allenatori e direttori sportivi hanno fatto il resto creando grande instabilità. I tifosi, invece, avevano affinato un pò troppo il proprio palato distaccandosi gradualmente. Uno dei principali artefici della stagione è stato certamente il direttore responsabile dell’area tecnica Giorgio Perinetti che ha ben lavorato nella ricostruzione della squadra confermando i giovani più interessanti come Hernandez, Dybala, Munoz, Vazquez, insieme a giocatori più esperti come il portiere Stefano Sorrentino, integrandola con elementi di categoria. L’opera è stata poi completata al mercato di gennaio con i giusti correttivi proprio dove servivano, come confermano gli arrivi di Maresca e Lazaar.

E un grande plauso va certamente al tecnico Giuseppe Iachini che ha preso in mano le redini dopo sei giornate quando il Palermo era in evidente difficoltà. Con Rino Gattuso in panchina, infatti, la squadra era in crisi di risultati (due vittorie, un pareggio e tre sconfitte) e soprattutto di gioco. Iachini ha trasmesso al gruppo la sua esperienza e soprattutto le sue conoscenze in un campionato che aveva già vinto tre volte prima di questa. Inoltre ha ripescato l’argentino Franco Vazquez, che era finito ai margini, impiegandolo con successo in ben tre ruoli diversi: attaccante, trequartista e centrocampista.

Con Iachini sono arrivati la bellezza di ***65 dei 72 punti****Una promozione costruita soprattutto in trasferta con ben 9 successi esterni (uno solo sotto la guida di Gattuso). Un trionfo. Adesso la città fa festa e si colora di rosanero; le bandiere sono state rispolverate dagli armadi e l’entusiasmo ha ripreso il sopravvento.

IACHINI: “Fa sempre piacere facciamo questo lavoro per rendere felice la gente e quando arrivano queste soddisfazioni e’ un premio per il lavoro. E’ merito di tutti, siamo felici per il presidente, per i tifosi e per chi lavora dietro le quinte. Dedico questa promozione anche alla mia famiglia che soffre sempre con me. Record? Noi cerchiamo sempre di vincere su tutti i campi, deve essere la nostra filosofia. Certamente continueremo a lavorare con serieta’ e impegno perche’ e’ giusto cosi'”.