Palermo Pride a Una Marina di Libri con quattro incontri in programma

Palermo Pride a Una Marina di Libri. Dal 6 al 9 giugno il Palermo Pride è presente all’Orto Botanico di Palermo per la manifestazione “Una Marina di Libri” con quattro incontri, uno al giorno, organizzati in collaborazione con alcune delle più meritevoli realtà locali: Centro Amazzone, Libreria Dudi, Arcigay Palermo e l’associazione La stanza del balocchi. Sono quattro le finestre che si aprono sulla cultura Lgbt+ (e non solo) attraverso linguaggi, generi letterari e temi differenti.

Fumetto, poesia, prosa e narrativa per bambini sono i binari sui quali gli ospiti, tra cui il fumettista Giopota (all’incontro di sabato “Tutti i generi del fumetto: i supereroi Lgbt e altre storie di cultura nerd”) e la drag queen con la barba La Mik (all’incontro di domenica per bambini “Dudi e la Principessa con la barba”) si muovono per mostrare a persone di tutte le età una nuova prospettiva da cui osservare il mondo letterario e, con modalità differenti, per affrontare i temi dell’inclusione e dei diritti.

Palermo Pride a Una Marina di Libri, un omaggio alla giovane poetessa militante Marta Gianello Guida

Non manca un omaggio alla giovane poetessa militante scomparsa prematuramente Marta Gianello Guida (in collaborazione con il centro Amazzone all’incontro di giovedì “FarsiDiVersi/ Marti Bas”) che ha saputo coniugare con grande sensibilità la lotta per i diritti Lgbt a un versificare leggero e infine si parla di Marguerite Yourcenar e del suo “Memorie di Adriano” (venerdì): una lunga epistola che l’imperatore Adriano, ormai anziano e malato, scrive al nipote adottivo e futuro imperatore Marco Aurelio.

“Il coordinamento Palermo Pride non può che gioire delle sinergie che si sono create e si continuano a creare con la città e le sue virtuose espressioni – sottolineano i portavoce – Quella che storicamente ci lega a Una Marina di Libri in particolare, è una sinergia sempre più solida e intensa: è un vero e proprio “fare rete” (che coinvolge anche il Sicilia Queer Film Festival) attraverso la scelta di temi comuni e di una programmazione che, evitando accavallamenti, consente a ogni evento di essere anche uno strumento di promozione per gli altri due”.