Una grande sala con quattromila posti a sedere e numerosi spazi modulabili per ospitare eventi di ogni dimensione e attività simultanee. L’opera, voluta e finanziata dal governo Musumeci, sarà una struttura polifunzionale e dall’utilizzo flessibile, progettata rispettando i criteri della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica e avrà sede nel Padiglione 20 dell’ex Fiera del Mediterraneo.
Ieri mattina a Palazzo Orleans è stato presentato lo studio di fattibilità realizzato dal raggruppamento di professionisti che vede come società capofila la F&M Ingegneria di Mirano, in provincia di Venezia (insieme a Metroarea di Trieste e StudioFra di Catania), che si è aggiudicato la gara per i servizi di progettazione.
Per l’esecuzione dei lavori nel suo complesso il governo regionale ha già stanziato quindici milioni di euro. Presenti all’incontro con i giornalisti il presidente della Regione Nello Musumeci ed il sindaco di Palermo Leoluca Orlando con l’assessore ai Lavori pubblici Maria Prestigiacomo , il ceo della F&M Ingegneria Sandro Favero, Giulio Paladini della Metroarea, Fabrizio Russo dello Studio Fra architettura e il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico Salvo Lizzio.
«Una città come Palermo – sottolinea Musumeci – non può non avere un Centro congressi di grande prestigio, adeguato a introdurre il capoluogo regionale nel circuito internazionale di questo segmento turistico. È uno degli obiettivi che il governo regionale si è posto fin dal suo insediamento: una scelta coraggiosa per dotare il capoluogo di una moderna struttura per l’attività convegnistica e congressuale. L’industria italiana dell’ospitalità, infatti, è ormai uno dei principali settori di attività economica per la creazione della ricchezza in Italia, ma la Sicilia è fuori da questo circuito. Quella messa in campo è una concreta opera di collaborazione tra Regione e Comune per trasformare il luogo simbolo dei vaccini a luogo simbolo della rinascita culturale di una città. La nuova struttura potrà essere elemento di forte attrazione, sul mercato interno ed estero, soprattutto nella bassa stagione, per le mega-aziende in occasione dei propri meeting. In Sicilia si può fare turismo dodici mesi l’anno e questa è la sfida che dobbiamo necessariamente vincere».
Il Padiglione dove sorgerà il Centro ha una superficie di circa cinquemila metri quadrati (di cui tremila di superficie espositiva) e potrà ospitare fino a quattromila persone a sedere, con tutti i servizi e le salette annesse, e si candida a essere una delle strutture per eventi di maggior capienza in tutta la Sicilia. Per l’esecuzione dei lavori occorreranno dodici mesi circa. La progettazione e la realizzazione dell’opera è stata curata dal dipartimento regionale Tecnico, che fungerà anche da stazione appaltante, operando in sinergia con l’Area tecnica della rigenerazione urbana e delle opere pubbliche del Comune di Palermo. Le modalità di gestione del Centro congressi saranno definite appena la struttura sarà pronta.
«L’amministrazione comunale – aggiunge il sindaco Orlando – è tornata a essere proprietaria di quest’area in anni recenti e l’ha subito messa a disposizione per affrontare l’emergenza della pandemia con il primo hub nazionale per quanto riguardava i tamponi e poi per la somministrazione dei vaccini. Adesso l’amministrazione comunale ha aderito all’idea di realizzare un Centro congressi e piuttosto che consumare suolo, abbiamo preferito operare laddove già c’è qualcosa da ristrutturare che torna ad avere quella vocazione economica interrotta dal fallimento dell’ente fiera e dalla crisi pandemica. I tempi di realizzazione di quest’opera sono tempi compatibili con la valorizzazione del personale sanitario che potrà essere utilizzato per continuare a rendere servizi adeguati ai cittadini. E’ un momento importante per la vita della città e ho proposto al presidente Musumeci di creare sin da subito un Tavolo congiunto Comune-Regione per seguire passo dopo passo l’avanzamento del progetto che diventa un’occasione di grande riqualificazione urbana. Finalmente si consente di avere il turismo congressuale che è il più grande contributo alla destagionalizzazione del turismo ed è volano per altro turismo perché chi viene per un congresso poi torna da turista».
Secondo quanto previsto dal bando di gara, la progettazione sarà eseguita in due fasi. La prima sarà finalizzata all’acquisizione di proposte progettuali definite a livello di studio di fattibilità tecnica ed economica. Lo studio di fattibilità serve a individuare le criticità e ad analizzare le possibili soluzioni progettuali alternative. Tali soluzioni alternative vengono valutate, sotto il profilo qualitativo, ambientale, tecnico ed economico. E’ questa la fase in corso che sarà ultimata a breve dopo l’esito di alcune indagini preliminari, tuttora in corso, per conoscere le condizioni del sottosuolo. La seconda fase riguarderà, invece, la redazione di un progetto definitivo-esecutivo in un unico livello. Il costo dell’opera supera i 15 milioni di euro, somma già stanziata lo scorso anno dal governo regionale.
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