Palermo. Policlinico, 47 indagati per la morte di un uomo

Quarantasette indagati. Un intero reparto sotto accusa per la morte di un uomo di 42 anni, Giuseppe Tribuna, avvenuta nel giugno scorso alla Chirurgia generale e d’urgenza del Policlinico di Palermo. …

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di redazione

Quarantasette indagati. Un intero reparto sotto accusa per la morte di un uomo di 42 anni, Giuseppe Tribuna, avvenuta nel giugno scorso alla Chirurgia generale e d’urgenza del Policlinico di Palermo. Hanno appena ricevuto l’avviso che il 28 agosto prossimo sarà conferito l’incarico per eseguire l’autopsia sul cadavere che sarà riesumato.
Secondo Live Sicilia, l’iscrizione massiccia nel registro degli indagati è un atto dovuto nell’inchiesta aperta per fare chiarezza sul decesso di Tribuna, impiegato della Sovrintendenza ai Beni culturali della Regione, residente a Ficarazzi, sposato e padre di due figli. All’uomo era stata diagnosticata una pancreatite acuta. Il decesso avvenne dopo una settimana di ricovero. Secondo i parenti, si sarebbe trattato di un caso di malasanità. Le cure non sarebbero state né corrette né tempestive. Da qui l’ipotesi di omicidio colposo avanzata dopo che l’avvocato Giuseppe Martorana ha presentato un esposto in Procura per conto dei familiari della vittima. L’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Renza Cescon.
L’elenco degli indagati si apre con il direttore del reparto, Gaspare Gulotta, e prosegue con quello di dirigenti, medici e sanitari. 47 persone in tutto. Tra queste c’è anche Sebastiano Bonventre medico chirurgo al Policlinico nonché sindaco di Alcamo. Il primo cittadino, contattato telefonicamente, però precisa: ‘ho visto solo una volta questa persona. Poi mi sono messo in ferie per la campagna elettorale a sostegno della mia candidatura a sindaco, quindi non ho seguito il paziente.’
La replica dell’azienda invece è affidata alle parole del direttore generale Mario La Rocca: “Non mi risulta che ci siano stati errori sanitari. Siamo comunque rispettosi del lavoro della Procura, fiduciosi nella soluzione positiva della vicenda e certi della professionalità del personale medico e sanitario del reparto”.