Palermo plastic free, l’ordinanza del Comune che vieta l’usa e getta

Palermo plastic free. Dopo i piccoli centri, tra cui anche San Vito Lo Capo, arriva anche nel capoluogo l’ordinanza che vieta la vendita e l’utilizzo di utensili usa e getta.

Del resto il pianeta non può più aspettare, i mari e gli oceani sono invasi dalla plastica, l’unica speranza è un immediato cambio di rotta da parte di tutti, nel quotidiano sarebbe già un passo in avanti limitare al minimo l’uso della plastica usa e getta.

“L’ordinanza del sindaco Leoluca Orlando che rende anche Palermo una città ‘Plasticfree’, limitando l’uso della plastica, va nella giusta direzione: alcuni mesi fa in consiglio comunale è stato approvato un ordine del giorno, presentato da Idv, che impegnava il sindaco proprio in questo senso. Siamo soddisfatti del risultato”. Lo dice il presidente della Terza commissione del consiglio comunale di Palermo, Paolo Caracausi (Idv).

“Proprio in commissione – aggiunge Caracausi – stiamo discutendo del nuovo regolamento sui rifiuti ascoltando le associazioni ambientaliste e la riduzione della plastica, che inquina i fondali marini e i corsi d’acqua, è stata al centro del dibattito. E’ intendimento della commissione prevedere anche nel regolamento una limitazione all’uso della plastica, incentivando l’impiego di materiali biodegradabili”.

Palermo plastic free: ordinanza in vigore dal 15 febbraio

Niente più sacchetti, piatti, bicchieri, posate, bastoncini e cannucce di plastica nelle manifestazioni pubbliche. L’ordinanza scatta da 15 febbraio, a Palermo: vietato ai commercianti, ai privati, alle associazioni e agli enti di distribuire agli espositori o agli utenti sacchetti e stoviglie nei concerti, nelle sagre, nei mercatini e in generale in tutti gli eventi pubblici.

Gli esercenti e gli ambulanti che trasgrediscono rischiano multe da 50 a 500 euro. Un provvedimento, che secondo il Comune, è “la prima iniziativa di un piano progressivo e generalizzato per eliminare l’uso dei sacchetti della spesa e delle stoviglie non biodegradabili per i residenti e i turisti”, che sarà attuato coinvolgendo le associazioni di categoria e quelle ambientaliste.