di redazione
Palermo Calcio: Un pari che non cambia la storia del campionato rosanero. Il Palermo non riesce a superare il Pescara allo stadio “Renzo Barbera”: 1-1 il risultato finale, reti di Bjarnason e Fabbrini.Per il suo esordio Malesani si affida ad un 3-5-2 con Dybala e Fabbrini in avanti (anche per i forfait di Miccoli ed Ilicic). Molti cambi rispetto alla formazione annunciata per la squadra di Bergodi, schierata con un 4-3-3 con Caprari, Caraglio e Celik in attacco.Il primo tempo è decisamente povero in quanto a spettacolo. Il Pescara, avanti di tre punti in classifica, chiude tutti gli spazi con grande attenzione. Gli abruzzesi provano a ripartire in contropiede grazie alle iniziative orchestrate da D’Agostino, raramente pericolose. Dal canto suo il Palermo, privo di un vero riferimento avanzato e senza un “classico” regista, non riesce a costruire con continuità trame interessanti.La migliore azione dei rosanero nella prima mezz’ora non a caso arriva da calcio d’angolo, al 32′: sul corner di Dybala Munoz manca il bersaglio in tuffo da ottima posizione. In precedenza gli uomini di Malesani ci avevano provato da fuori area con Arevalo Rios, ma il tiro del numero 20 era terminato sul fondo dopo una deviazione di Rizzo.Fabbrini prova a dare un po’ di vivacità al reparto avanzato con i suoi spunti (che causano anche l’ammonizione di Rizzo). E’ lui a dieci minuti dal termine a tentare di sorprendere Perin con un destro a giro che si spegne di poco fuori. Nel finale, su tiro cross di Zanon, Caraglio manca il colpo di testa vincente. La migliore chance del primo tempo, proprio al 45′, è però per Dybala: liberato da uno splendido suggerimento di Fabbrini in piena area, l’argentino non calcia ma cerca un dribbling e si trascina il pallone sul fondo per la disperazione dei tifosi.Il Palermo inizia la ripresa senza cambi. La prima conclusione della ripresa è però degli ospiti. Al 3′ D’Agostino, servito dalla destra, calcia a giro fuori misura dal limite. Quattro minuti dopo, su un calcio d’angolo, Aronica tenta un tiro cross da posizione defilata sul quale Dybala non può arrivare.Malesani decide di inserire Boselli al posto di Dybala: appena entrato, il numero 17 prima sfiora la rete con un bel colpo di testa, poi una sua conclusione respinta libera al tiro Dossena che da posizione favorevolissima non inquadra lo specchio pur concludendo di sinistro.I rosanero non riescono a mandare al tappeto il Pescara, che a questo punto comincia a credere alla possibilità di centrare la vittoria. Sorrentino salva il risultato su Caprari, liberato splendidamente da Celik, ma non può nulla sul colpo di testa di Bjarnason (servito da una punizione di D’Agostino) al 28′.Il Palermo, finalmente, si scuote e colleziona occasoni. Munoz trova la respinta di Perin a negargli il pari, ma è decisivo nell’azione che porta all’1-1 i rosanero. E’ sua infatti la deviazione sul cross di Nelson che libera Fabbrini davanti al portiere abruzzese. Il numero 16 non sbaglia e firma la sua prima rete con la maglia del club di viale del Fante.Il forcing rosanero non si ferma più. Arevalo Rios manda alto su cross di Kurtic, entrato per Donati. E’ quindi Munoz ad impegnare Perin con una girata al volo. Le furiose mischie che si sviluppano in area biancoceleste fino al fischio finale non cambiano il risultato. Il Palermo resta a quattro punti dal Genoa e a tre dal Pescara, a quota 18 in classifica.
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