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Palermo perde la “testa” al Cabassi

PALERMO – Il Palermo perde partita e primato a Carpi e soprattutto torna a casa dovendo pagare un conto salatissimo in vista del prossimo match casalingo con la Ternana: i rosanero dovranno rinunciare a diversi giocatori dopo i tanti cartellini di oggi.
Un Palermo sottotono, che interrompe la serie utile di tre partite che lo aveva portato in vetta alla classifica. Una gara brutta con un Palermo poco brillante, mai incisivo, perché davanti si ritrova un Carpi che bada solo ed esclusivamente a difendersi senza mai minimamente tentare la via della porta avversaria, fatta eccezione per il rigore trasformato da Memushaj. Nella ripresa saltano anche i nervi dopo alcune contestate decisioni del direttore di gara Candussio e per il Carpi è ancora più facile conquistare il successo.
Iachini conferma il 3-5-2 preferendo in difesa Milanovic a Terzi; a centrocampo confermato Ngoyi, nel ruolo di regista, mentre Pisano vince il ballottaggio con Morganella. In avanti il tandem Hernandez-Belotti.
Vecchi risponde con il 4-1-4-1. In porta torna l’ungherese Kovacsik, a destra Pasciuti viene preferito a Letizia. Solo panchina per il recuperato Sgrigna. Mentre la punta più avanzata è il nigeriano Mbakogu.
Nei primi minuti di gioco il Palermo tiene un maggiore possesso palla. Il Carpi è molto attento e si chiude bene con i suoi quattro difensori che non concedono nulla.
Al 9′ la prima occasione del match è del Palermo, punizione a girare di Barreto e palla che sfiora il palo alla destra di Kovacsik.
Al 16′ il Carpi ci prova con un tiro di Lollo dalla distanza, palla alta sopra la traversa.
Al 23′ ottima intuizione di Barreto che con un lancio lungo pesca Belotti in area che si scontra con il portiere.
Al 32′ Carpi insidioso con un traversone velenoso di Di Gaudio che nessun compagno riesce a raccogliere.
Al 45′ dopo l’ammonizione di Barreto, che era diffidato e sarà squalificato, l’arbitro allontana dalla panchina il direttore dell’area tecnica Giorgio Perinetti per proteste.
Il primo tempo si chiude a reti inviolate. Al rientro per il secondo tempo stessi uomini in campo.
Al 8′ prima sostituzione per il Palermo: entra Lafferty al posto di Ngoyi, Iachini passa al 3-4-3.
Al 12′ occasione per il Carpi con un’azione personale del palermitano Di Gaudioche supera Munoz e tira sul fondo.
Al 17′ la risposta del Palermo con un cross dalla sinistra di Barreto e lo stacco di testa di Pisano in area di poco al lato.
Al 21′ cross di Memushaj in area per Concas che è in anticipo sul difensore rosanero ma non riesce a calciare. Al 26′ Carpi in vantaggio: Candussio assegna il rigore agli emiliani dopo un tocco in area di Daprela’ su un pallone ravvicinato di Concas; espulsione per il difensore rosanero e dal dischetto trasforma Memushaj. Iachini non si dà pace agitandosi nella propria panchina pur non protestando ma l’arbitro lo espelle; saltano i nervi anche al segretario Francoforte che lo fronteggia e viene a sua volta espulso. Entra in campo Verre (sostituzione tardiva) e a lasciargli il posto è Hernandez. Nel finale spazio anche per Lores Varela, per la prima volta in campo con Iachini al posto di Bolzoni. Nel recupero espulsione diretta anche per Milanovic per una manata su un avversario. La partita finisce qui e il Palermo torna a casa a bocca asciutta.

IACHINI “Abbiamo fatto la gara solo noi sul piano del possesso, del palleggio, non abbiamo rischiato nulla, gli spazi erano ridotti, dovevamo solo cercare la giocata tutta. Con le tre punte volevamo forzare, ma poi è arrivato questo episodio del fallo di mano che ci è sembrato involontario e il rigore, quindi la gestione dei cartellini ci è sembrata diversa, noi venivamo puntualmente ammoniti e dall’altra parte no. Ci è dispiaciuto perché siamo stati puniti da un episodio”.

Silvia Iacono

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