Palermo pari col Carpi nella sfida salvezza

Palermo – Il Palermo torna con un pareggio per 1-1 dal “Braglia” di Modena nello scontro salvezza contro il Carpi. E’ un buon risultato ma i rosanero, che si mostrano superiori agli avversari, hanno parecchio da recriminare per non aver conquistato l’intera posta in palio. Nonostante una partenza poco brillante il Palermo sblocca il match al 24′ grazie al sesto centro stagionale di Alberto Gilardino, uno dei migliori in campo; a questo punto però Sorrentino e compagni decidono di gestire il vantaggio, non rischiano praticamente mai nulla perché il Carpi non riesce a pungere, ma trova il pareggio al 28′ della ripresa su calcio di rigore trasformato da Mancosu e concesso per un fallo ingenuo di Goldaniga. A quel punto il Palermo prova a vincerla e si procura un paio di buone occasioni non riuscendole a sfruttare. Segnali comunque positivi per i rosa che come contro l’Udinese la scorsa settimana mostrano maggiore personalità e più convinzione nei propri mezzi.
Prima panchina per Giovanni Tedesco che affiancherà Guillermo Barros Schelotto, alle prese con i problemi di patentino; confermata la formazione che ha battuto l’Udinese, il modulo è il 4-3-3 con capitan Sorrentino in porta, difesa con Struna e Lazaar ai lati e Goldaniga e Gonzalez in mezzo; a centrocampo Hiljemark, Jajalo e Chochev; mentre in avanti Gilardino è affiancato da Vazquez e Quaison.
Fabrizio Castori risponde con il 4-4-1-1 con Belec in porta; l’ex Zaccardo, Romagnoli, Poli e Gagliolo in difesa; Letizia, Bianco, Cofie e Di Gaudio a centrocampo; Lollo a supporto di Mbakogu unica punta; assente lo squalificato Pasciuti. L’arbitro è un numero 1 vista l’importanza del match salvezza, ovvero Nicola Rizzoli.
Brutto inizio di gara con giocate confuse e gioco spezzettato. Al 18′ prima insidia del Carpi con Mbakogu abile a girarsi in area e a concludere, ma commplice una deviazione la palla finisce in angolo. Al 23′ sinistro di Letizia e palla sul fondo per un soffio. Ma al primo tentativo al 24′ è il Palermo ad andare in vantaggio: Quaison allarga per Hiljemark, palla in mezzo per Gilardino che da grane attacante elude la marcatura di Romagnoli, controlla il pallone e con il sinistro rasoterra infila Belec. Al 35′ il Palermo potrebbe raddoppiare con un cross dalla destra di Hiljemark e lo stacco di testa di Quaison che non trova la porta mandando a lato. Il Carpi non riesce a riorganizzarsi e rendersi pericoloso e il Palermo gestisce al meglio chiudendo la prima frazione in vantaggio. Ad inizio ripresa Castori prova la carta Lasagna, autore del gol del pareggio a San Siro contro l”Inter, in campo al posto di Cofie. Nel Palermo al 12′ dentro Trajkovski per Quaison. Il tema della partita non cambia e le emozioni sono davvero poche. Nel Carpi dentro anche l’ex Trapani Manosu al posto di Mbakogu. Al 23′ secondo cambio del Palermo con Cristante al posto di Gilardino, che stava giocando un’ottima partita. Crimi per Poli è l’ultimmo cambio dei biancorossi. Al 28′ il Carpi pareggia su calcio di rigore concesso per un fallo di Goldaniga su Mancosu; dal dischetto lo stesso attaccante fredda Sorrentino. La partita finalmente si sveglia, il Palermo decide di giocare e al 35′ potrebbe tornare in vantaggio: Vazquez lancia Trajkovski che si lascia anticipare dal portiere avversario. Al 39′ girata di testa in area di Cristante su angolo dalla destra di Vazquez e palla che sfiora la porta. Il Palermo spinge ma il punteggio non cambia più.

TEDESCO: “L’importante era non perdere in una partita delicata e difficile. Giocavamo contro una squadra che aveva ritrovato la propria identità e veniva da quattro risultati utili consecutivi. E’ successo tutto in poche ore, ero a Malta, mi sono ritrovato a Palermo dopo la chiamata di Zamparini e da palermitano per me è il coronamento di un sogno. C’e’ molta sintonia con Schelotto, ci confrontiamo su tutto. Oggi lui chiedeva più palleggio, ma lo abbiamo ricercato poco. Nei primi 15′ del secondo tempo abbiamo dato coraggio al Carpi ma dopo il loro pareggio abbiamo giocato meglio”.

CASTORI: “Il pareggio mi lascia l’amaro in bocca perché la mia squadra non si è espressa al meglio, abbiamo subito un gol in maniera abbastanza colpevole e ci siamo complicati la vita. Abbiamo cominciato bene il secondo tempo, ma dopo il pareggio abbiamo cercato troppo il contropiede. Avevamo qualche giocatore non al top e abbiamo pagato anche sotto questo aspetto. La striscia positiva continua, ma dovevamo giocare meglio”.

Silvia Iacono

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