Palermo – L’era Ballardini comincia con un pareggio all’Olimpico contro la Lazio e tanta, ma davvero tanta recriminazione. Il nuovo Palermo, piace, gioca una buona gara mostrando schemi e tanto carattere, sbagliando però tantissimo in fase di conclusione in una partita che si poteva ampiamente vincere. La Lazio conferma di attraversare un momento di crisi e dopo tre sconfitte consecutive sfiora il poker. Le prime indicazioni per il nuovo tecnico sono comunque positive e le basi per ben lavorare ci sono tutte.

La rivoluzione di Ballardini comincia dal modulo, il 4-3-1-2 con Sorrentino in porta, difesa a 4 con Struna e Lazaar ai lati e in mezzo il milanese Goldaniga, all’edordio da titolare e Gonzalez, tornato soltanto venerdì dagli impegni con la nazionale. A centrocampo Hiljemark, Jajalo e Chochev, Brugman a supporto delle due punte Vazquez e Gilardino.

Pioli risponde con il 4-3-3 con Marchetti in porta, Basta, Hoedt, Gentiletti e Lulic in difesa; Milinkovic Savic, Biglia e Parolo a centrocampo; Anderson, Djordjevic e Keita in avanti; l’esclusione eccellente è quella di Candrega.

Si combatte su ogni pallone nei primi minuti da una parte e dall’altra. Prima occasione per la Lazio al 3′: cross dalla destra di Basta, Gonzalez anticipa Djordjevic, la palla arriva al serbo Milinkovic-Savic che con il sinistro da fuori costringe Sorrentino a un grande intervento in corner.

Il Palermo gioca bene, ragiona, bene Gilardino che va a recuperare palloni e si fa vedere anche come suggeritore come al 16′ quando serve Vazquez al limite che però calcia debolmente. Al 21′ Palermo meritatamente in vantaggio: Lazaar ci prova da fuori, la palla arriva a Goldaniga che controlla e infila Marchetti con un tiro nell’angolino basso. La Lazio prova a reagire e al 25′ si fa vedere con un sinistro da fuori di Milinkovic-Savic che finisce alto sopra la traversa. Al 32′ ci prova Basta dalla distanza che spedisce il pallone sopra la traversa. Al 39′ incredibile retropassaggio di Hiljemark che lancia Djordjevic verso la porta, provvidenziale il recupero di Gonzalez. Aal 40′ su angolo di Biglia, colpo di testa di Hoedt; Sorrentino alza sopra la traversa con un colpo di reni. Il primo tempo si chiude 0-1. Non ci sono cambi ad inizio ripresa e stessi 22 in campo. Al 4′ Lazio pericolosa in mischia, fallo in area di Djordjevic su Goldaniga e inutile il gol di Hoedt. Al 9′ Palermo vicino al raddoppio: Vazquez serve Brugman che si accentra e allarga a sinistra per Chochev, conclusione troppo centrale. Pioli inserisce Matri e Candreva al posto di Anderson e Djordjevic. Ma la Lazio è in difficoltà e il Palermo continua a giocar bene. Al 15′ conclusione di Vazquez, respinta di Marchetti. Al 22′ ancora Palermo vicino al gol con una gran tiro di Vazquez e miracolo di Marchetti. Al 24′ ingenuità di Hiljemark che in scivolata tocca Lulic in area e lo atterra; Celi indica il dischetto e Candreva infila Sorrentino con un rasoterra alla destra del portiere. Doppio cambio anche per Ballardini che al 29′ inserisce Trajkovski e Rigoni per Gilardino e Hiljemark. Al 31′ ancora un’occasione per il Palermo con Rigoni che in area a tu per tu con Marchetti si vede respingere la conclusione dal portiere. L’ultimo cambio di Ballardini con Rigoni al posto di Struna. Nel recupero Lazio pericolosa con un cross di Basta dalla destra e Kishna che tutto solo in area, mette sul fondo di testa.

BALLARDINI “Il Palermo ha fatto una buona partita, abbiamo avuto 4-5 palle-gol limpide e meritavamo di vincere. Il gruppo è sano, serio, era legato al vecchio allenatore Iachini ed è normale perché hanno fatto ottime cose, noi abbiamo portato il nostro lavoro e le nostre idee. Brugman? Lo conosco da un po’ di tempo, giocava in Sudamerica da trequartista è un centrocampista offensivo, è umile, abile, capace di legare il gioco e per noi è importante”.

PIOLI: “L’amarezza del momento ci sta. Candreva ha aiutato la squadra a riprendere una partita che si era fatta difficile, è così che bisogna reagire. Non siamo soddisfatti della nostra classifica e neppure del risultato di oggi. Manca serenità? Sì, ma dipende da noi, purtroppo i risultati ci hanno messo in questa situazione, in questo momento ci servirebbe a livello mentale passare in vantaggio noi e invece andiamo sempre sotto”.