Palermo: migliaia di studenti in piazza, flash mob e blocchi stradali
Continua a Palermo la protesta degli studenti, da giorni ormai in agitazione contro i tagli e le politiche di austerity del Governo Monti.
di redazione
Palermo, 24 nov. – Continua a Palermo la protesta degli studenti, da giorni ormai in agitazione contro i tagli e le politiche di austerity del Governo Monti.
In migliaia sono scesi in piazza stamani paralizzando il traffico sin dalle prime ore del mattino. Dalle scuole occupate ed in agitazione sono partiti, in cortei non autorizzati sparsi per tutte la citta’, migliaia di ragazzi in direzione del concentramento di piazza Politeama. Flash mob, blocchi, slogan e persino una bara con su scritto “Cultura. Qui giace il nostro futuro” per protestare contro “una vera e propria macelleria sociale nei confronti di tutti quei soggetti gia’ vessati dalla crisi economica, studenti in primis”. In corteo anche i sindacati della scuola. Ad accomunarli un’idea: quella che il mondo dell’istruzione sia “sotto attacco”.
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“E’ ormai chiaro che la spesa pubblica viene considerata come il male da evitare – spiegano l’Udu Palermo – Unione degli Universitari e la Rete degli studenti medi di Palermo -, ma anziche’ cercare alternative per rilanciare la crescita sociale, e non soltanto economica, del nostro Paese si preferisce tagliare tutto quello che e’ possibile tagliare, affinche’ possano essere rispettati gli interessi dei grossi privati bancari e finanziari. Il risultato di queste politiche provoca un impoverimento culturale e formativo della societa’ e non fa altro che allontanare sempre piu’ i giovani dai luoghi di studio e di dibattito”. “Per stimolare e chiedere ad alta voce una risposta concreta su questi temi – concludono – portiamo in piazza in maniera pacifica le nostre rivendicazioni e le nostre proposte al governo nazionale e a quello regionale, senza violenza ma con tanta determinazione perche’ siamo convinti che qualsiasi Governo debba preoccuparsi del futuro dei suoi cittadini e non dei conti in banca dei suoi creditori”.