Il 23 maggio, in occasione del primo turno della fase nazionale dei playoff tra Palermo e Avellino, sugli spalti del Barbera non ci saranno solo i soliti striscioni del tifo organizzato, ma anche dei lenzuoli bianchi: quelli che da ventinove anni siamo abituati a vedere sventolare dai balconi palermitani per commemorare simbolicamente le stragi di mafia e, in particolare il 23 maggio, il sacrificio del giudice Giovanni Falcone con Francesca Morvillo e gli agenti di scorta.
È l’iniziativa che vede insieme Palermo FC e Addiopizzo, il movimento formato da donne, uomini, ragazzi e ragazze, commercianti e consumatori, uniti da sempre contro il sistema mafioso delle estorsioni e per la promozione di un’economia virtuosa e libera dalla mafia.
Un gesto simbolico che vuole sfruttare la concomitanza del match con l’anniversario della strage di Capaci per rinnovare la memoria delle vittime di mafia e sensibilizzare al ricordo di tanti anni fa per continuare, oggi più di ieri, a lottare contro ogni forma di criminalità.
“Ventinove anni dopo, ancora non è stata fatta piena luce su quella strage. Ma la Sicilia è cambiata, non è più quella indifferente di una volta”, dice Addiopizzo. “Oggi in tanti decidono di dire no al pizzo e alla mafia, senza per questo sentirsi degli eroi. Se ciò è possibile è anche grazie al sacrificio di persone come Giovanni Falcone. Ed allora, in un anno in cui non è possibile partecipare alle manifestazioni né andare allo stadio, raccogliere l’invito della Fondazione Falcone ad appendere un lenzuolo bianco ad ogni casa, e portare questo gesto dentro al Barbera, ci è sembrata la cosa più ovvia, un gesto minimo ma significativo. Accanto ai lenzuoli bianchi, anche uno storico striscione “CAPACI NON DIMENTICA”, provato dalle tante manifestazioni, pieno di strappi e buchi che, come le rughe in un volto di un uomo, raccontano età e avventure. Non basterà a riportare in vita Giovanni e le tante, troppe, vittime di mafia, ma sarà un modo per ricordarci di non dimenticare e di non abbassare mai la guardia”.
L’iniziativa dei lenzuoli si aggiunge all’altro gesto simbolico già annunciato: l’interruzione della partita alle 17.58 in punto, l’attimo in cui l’esplosione in autostrada strappò via la vita alla carovana del giudice Falcone e cambiò per sempre la storia di Palermo e di tutta l’Italia. La proposta dell’interruzione, avanzata dal Palermo FC con l’appoggio della Fondazione Falcone, è stata infatti accolta senza indugi dalla Legapro e dai vertici della squadra ospite, l’Avellino.
“Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare” (Giovanni Falcone).
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