Il Palermo, a caccia disperata di punti, ospita nel primo anticipo della ventunesima giornata la sorprendente Lazio di Petkovic. Si punta tutto sull’effetto Barbera. E’ questa la carta giocata da Zamparini e Lo Monaco per ridare entusiasmo a una squadra e a una città terrorizzate dall’incubo della serie B. La riduzione del prezzo dei biglietti riporta così allo stadio molti di quei tifosi rimasti finora a casa e da la possibilità a tanti giovani (e giovanissimi) palermitani di incoraggiare dagli spalti Miccoli & co.
Destino curioso quello dell’allenatore biancoceleste che a Palermo potrebbe ricevere la definitiva consacrazione quale miglior tecnico ( tra l’altro esordiente) della Serie A. Situazione opposta per Gasperini che – invece – contro la Lazio si gioca probabilmente l’ultima possibilità di restare sulla panchina rosanero. Comune denominatore tra i due il nome di Eddi Reja.
Il tecnico goriziano, predecessore di Petkovic, è dato infatti come possibile successore dell’attuale tecnico palermitano. Poche novità nelle formazioni, Gasperini conferma la formazione preannunciata nella conferenza stampa pre-partita, con Ilicic a supporto di Miccoli e Dybala. Nella Lazio invece, priva del bomber di Klose, spazio a Floccari alle cui spalle si posizionano Mauri, Lulic e “il profeta” Hernanes. Parte dalla panchina Antonio Candreva.
Nel primo tempo il Palermo parte male. La tensione è evidente, la paura di perdere lo è altrettanto. I giocatori rosanero appaiono disorientati e confusi e la Lazio ne approfitta immediatamente. Al decimo minuto un bel pallonetto pesca Floccari tutto solo in area di rigore. Il numero 99 colpisce di testa scavalcando Ujikani. Molte le responsabilità del terzetto difensivo palermitano. Dopo il vantaggio la Lazio prende in mano la partita. Il possesso palla dei biancocelesti ingabbia così ogni potenziale manovra offensiva della squadra di Gasperini. Col passare dei minuti la partita si fa sempre più nervosa. Rocchi distribuisce più di un cartellino (Dossena e Garcia) diventando anche protagonista di un paio di episodi discutibili. Al’42 il Palermo protesta per un rigore negato per un fallo su Rios spedito in area da una bella palla filtrante di Dybala. Il primo tempo si conclude così con il vantaggio della Lazio e con numerosi fischi del pubblico del Barbera indirizzati all’arbitro.
Nel secondo tempo Gasperini sostituisce Aronica con Munoz e sposta Dybala sulla trequarti al fianco di Ilicic. Entrambe le mosse saranno fondamentali per il proseguo della gara. Nonostante il cambi (al ’64 sarà la volta di Anselmo per Morganella) per i primi venti minuti della ripresa il tema della partita rimane lo stesso con la Lazio a fare la partita e con il Palermo in affanno. Al’62 Rocchi annulla un goal in fuorigioco a Floccari. Al settantesimo: la svolta. Quando tutto sembrava perso i giocatori del Palermo trovano un insperato pareggio. Dossena dalla sinistra mette al centro dell’area un bel cross teso che trova Rios, L’uruguagio, in corsa, sorprende la difesa biancoceleste e batte con un tiro di piatto Marchetti. Il Barbera esplode. Grande festa per tutti i tifosi presenti. Neanche un minuto dopo, sulle ali dell’entusiasmo, arriva il raddoppio dei rosa. Ilicic dalla destra pesca con un cross morbido Miccoli che, dimenticato al limite sinistro dell’area laziale, controlla la palla e serve un delizioso assist a Dybala il quale (solo davanti al portiere) mette in rete la palla del due a zero. La gioia dei tifosi diventa incontenibile. Il goal di Dybala appare così come il primo passo verso la salvezza. La Lazio tuttavia non si arrende. Petkovic inserisce Kozac e Candreva con l’obiettivo di acciuffare un pareggio per rimanere agganciato al treno Champions League. Al ’83 arriva dunque il pareggio. Floccari viene abbattuto in area di rigore e Rocchi concede l’estrema punizione. Alla battuta si presenta Hernanes che batte Ujikani piazzando la palla all’angolino sinistro, Nulla da fare per il portiere albanese che pure aveva intercettato. Sul finire il Palermo è ancora generoso. Nei tre minuti di recupero si tenta persino l’assalto finale. A pochi istanti dalla fine Miccoli illude il pubblico andando vicinissimo al goal del 3 a 2. Il capitano (stremato dai crampi) spara alto il pallone fallendo così un’occasione d’oro.
Il Palermo esce dalla sfida contro la Lazio a testa alta. Con la prestazione di oggi i ragazzi di Gapserini hanno dimostrato che la voglia di salvarsi comunque è ancora tanta. Si attendono adesso risposte dalla società che, se vuole mantenere la categoria, non potrà fare a meno di aggiudicarsi almeno un attaccante capace di fare rifiatare il capitano Miccoli.
Nel dopo partita Petkovic: “Sapevo che il Palermo sarebbe stato un avversario tosto. Siamo riusciti a pareggiare grazie al nostro carattere”. Continua poi: “Dobbiamo continuare a credere nelle nostre potenzialità e andare avanti”.
Si dice soddisfatto Gasperini: “Nel primo tempo abbiamo sofferto le loro qualità tecniche ma siamo riusciti comunque a non concedere molte conclusioni. Nel secondo tempo la tecnica e il cuore ci hanno fatto andare in vantaggio. Se non fosse stato per il rigore potevamo vincere”. A chi gli chiede se questo pareggio rappresenterà un punto per ripartire risponde: “Questo pareggio ha salvato me e la squadra. Ma si può fare meglio. In termini di punti si può fare certamente di più e si potrà fare meglio nel girone di ritorno “. Sulla presenza di ventimila spettatori: “Mai come oggi i tifosi sono stati d’aiuto alla squadra. La loro presenza sarà questa una delle chiavi per la permanenza in serie A”.
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