Palermo, la polizia arresta 18 componenti di una banda di rapinatori
PALERMO – La Polizia ha sgominato una banda di rapinatori a Palermo. Diciotto gli arresti. Si tratta dI una banda di rapinatori “interscambiabili” a seconda degli obiettivi scelti di volta in volta. L’ordinanza del Gip Michele Alajmo, emessa su richiesta del procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dei sostituti De Flammineis e Grassi, dispone per tre indagati la custodia domiciliare e per i restanti quindici in carcere. L’indagine della sezione Antirapina della Squadra mobile, denominata “Noxae”, riguarda un periodo compreso tra il 2009 ed il 2011, e ha ricostruito decine di rapine. A capo del gruppo, secondo l’accusa, Giuseppe Anzalone, 34 anni, Mario Gebbia, 36 anni, e Marco Aiello, 24 anni, che programmavano gli assalti e reclutavano i complici.
I tre erano gia’ ai domiciliari per altre rapine: Anzalone per l’assalto del 23 settembre 2010 alla gioielleria “La Piana” di in via Mariano Stabile, che aveva fruttato 70.000 euro di preziosi, Gebbia per un attacco contro una gioielleria di Palma di Montechiaro (Agrigento), dove il 10 giugno 2011 erano stati rubati 700.000 euro, e Aiello perche’ coinvolto nella rapina alla gioielleria “Sasso” del 30 dicembre 2011, con un bottino di 200.000 euro. In quell’occasione i malfattori avevano sparato e un colpo aveva sfiorato il titolare. Durante la detenzione, i tre hanno deciso di collaborare con gli investigatori, si sono autoaccusati di decine di rapine e hanno fatto i nomi dei loro complici, tra i quali insospettabili basisti, che hanno dato un apporto decisivo nell’organizzazione di molti ‘colpi’. E’ il caso della rapina al responsabile di una ditta di catering, derubato dell’incasso di un banchetto matrimoniale, grazie alle informazioni date da un cameriere, o di un commerciante che fu tradito da un vicino di casa. Tra le altre rapine ricostruite, quelle a un’impiegata amministrativa della clinica “Orestano”, rapinata di circa 1.000 euro, a un distributore di benzina di viale Regione Siciliana, che frutto’ circa 40.000 euro, a un disabile in carrozzina, aggredito in casa e derubato di 3.000 euro, a una coppia di anziani che avevano prelevato al bancomat e furono seguiti fin nella loro abitazione, a tabaccherie, farmacie, supermercati e altre gioiellerie, tra le quali la “Basile” di via Quintino Sella con un bottino di 400.000 euro.