Palermo, la movida fino all’una nei weekend

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di redazione

Palermo, 17 mag – La movida palermitana potra’ far baldoria fino alle 24 durante la settimana, mentre nei weekend fino all’una.

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Palermo, 17 mag – La movida palermitana potra’ far baldoria fino alle 24 durante la settimana, mentre nei weekend fino all’una. E’ quanto prevede un’ordinanza del comune frutto di un processo partecipato durato alcuni mesi e che mira a garantire condizioni di vivibilità nelle aree in cui insistono pub e locali notturni, in attesa che il Consiglio Comunale approvi un nuovo regolamento organico in materia.


”Questa Ordinanza – ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – intende favorire la convivenza tra interessi diversi, spesso in apparente conflitto fra loro, costruendo un patto tra i cittadini che sono portatori di diverse
istanze, garantendo la tutela dei diritti alla vivibilità, al riposo, all’esercizio delle attività economica e al divertimento notturno.”
Dal provvedimento firmato oggi sono esclusi i locali di pubblico spettacolo (discoteche) le cui autorizzazioni sono sottoposte alle valutazioni della Commissione di vigilanza di pubblico spettacolo e i cui orari sono stabiliti della Questura (di norma fin alle 3.00). In sostanza, dal primo giugno al 30 settembre per i titolari di licenze commerciali e di strutture o stabilimenti balneari  l’attività di intrattenimento musicale negli spazi di rispettiva pertinenza,
aperti al pubblico e preventivamente autorizzati, sarà possibile nei giorni feriali e festivi fino alle ore 24; nei giorni di venerdi, sabato e prefestivi fino alle ore 01,00.

La sanzione per aver disatteso l’ordinanza è variabile da 250 a 500
euro, come previsto dall’attuale regolamento, ma vista l’irrisorietà di tali somme, il vero deterrente inserito nell’Ordinanza è costituito dalla sanzione aggiuntiva: 5 giorni di sequestro dell’impianto musicale.
I titolari di licenze commerciali e i titolari di strutture o stabilimenti balneari, così come già avviene per i locali di pubblico spettacolo (discoteche) nello svolgimento dell’attività di intrattenimento musicale, dovranno inoltre essere dotati di apparecchiature idonee a limitare la potenza delle emissioni sonore; diventano quindi obbligatori i cosiddetti limitatori. 


“Anche per questo motivo – spiega l’assessore comunale alle Attività produttive, Marco Di Marco – abbiamo deciso di far entrare in vigore le nuove regole a partire dal primo giugno, in modo che i gestori abbiano il tempo necessario a dotarsi di quanto necessario al rispetto delle nuove regole.” In ogni caso l’attività musicale in spazio esterno non potrà superare i decibel previsti dalla legge (70db fino alle 22 e 60db dalle 22 alla chiusura) ad eccezione di particolari manifestazioni di particolare rilevanza culturale autorizzate dalla Questura.
Un ulteriore elemento di novità è costituito dall’introduzione del divieto, dalle 24 alle 7 del mattino, della vendita per asporto di bevande contenute in vetro o lattina.

“La limitzione – spiega ancora Di Marco – si applica a tutte le
bevante e non solo a quelle alcoliche, perché il tema che abbiamo voluto affrontare non è solo quello dell’abuso di alcool ma anche quello dell’abbandono incontrollato di vetro e alluminio, che costituisce un pericolo per l’incolumità pubblica.”
Infine si prevede un rafforzamento dei controlli, per il quale il sindaco ha auspicato una proficua collaborazione con tutte le Forze di Polizia, volti alla repressione del fenomeno dell’abusivismo commerciale, “che non solo danneggia gli operatori commerciali che lavorano in regola – ha detto Orlando – ma costituiscono un pericolo per la salute degli avventori, operando in modo del tutto al di fuori delle norme sanitarie.”


“Anche per questo alla Polizia Municipale è stato chiesto di intensificare i controlli soprattutto nel centro storico, provvedendo non solo all’irrogazione delle sanzioni, ma soprattutto al sequestro della merce detenuta in locali abusivi e alla chiusura degli stessi”. 
Giusto Catania, assessore alla Partecipazione, ha sottolineato l’importanza del processo che ha portato a questo testo. “Alcuni si sono lamentati dei tempi di questo percorso – ha detto Catania – ma proprio i tempi lunghi sono la prova del fatto che abbiamo voluto raccogliere quante più istanze possibili, confrontarci con quanti più cittadini possibile, ascoltare gli esercenti e i residenti, i comitati dei cittadini e tutti quanti hanno degli interessi legittimi in questa situazione.

Il risultato – conclude Catania – è senza dubbio di qualità e pone Palermo al livello di tutte le grandi città che vogliono valorizzare i propri luoghi di aggregazione e vogliono farlo nel rispetto della vivibilità e dei diritti di tutti.” Da Catania anche un appello alla collaborazione di tutti, perché questo provvedimento porti ad un cambiamento di costume nella movida cittadina: “Agli esercenti e agli avventori chiediamo di avere il massimo rispetto per i residenti, di non arrecare disturbo alle occupazioni e al riposo delle persone.

Su questo, annuncia l’assessore, nelle prossime settimane organizzeremo anche una campagna di sensibilizzazione perché l’applicazione delle nuove regole passa soprattutto da un cambiamento culturale.”
Ai commercianti sarà richiesto inoltre il massimo rispetto della disciplina in materia di raccolta differenziata dei rifiuti
assicurando, inoltre, la pulizia delle aree antistanti l’esercizio in quanto interessate dagli effetti dell’attività commerciale.

A tal fine dovranno vigilare che gli avventori non abbandonino rifiuti all’esterno del locale.
Il sindaco Orlando non ha nascosto la soddisfazione per un risultato che qualche mese fa sembrava irraggiungibile. “Con questo provvedimento – afferma – abbiamo gettato le basi per coniugare tre diritti: quelli dei residenti e della vivibilità delle aree; quelli dei commercianti che vogliano svolgere le proprie attività in regola e senza la concorrenza sleale degli abusivi; quelli di chi vuole divertirsi e avere forme di svago in città”.

E’ stata presentata stamattina dal Sindaco Leoluca Orlando e dagli
Assessori Marco Di Marco (Attività produttive) e Giusto Catania 
(Partecipazione) l’ordinanza sulla cosiddetta “movida”.