Al Barbera è di scena il gran calcio: arriva la Juventus capolista. Nuovamente guidata da Antonio Conte, che torna in panchina dopo la lunga squalifica, la Juventus scende in campo con l’obiettivo di confermare il primato solitario in classifica. Per ostacolare la fisicità dei bianconeri Gasperini punta su una formazione inedita infarcita di difensori e pronta a sfruttare le ripartenze. In avanti spazio a Miccoli e Ilicic alle cui spalle si posizione a sorpresa Morganella. Al terzino svizzero viene chiesto di sfruttare la propria velocità per mettere in difficoltà il terzetto difensivo della Juventus. Conte invece punta tutto sull’esuberanza fisica dei suoi uomini; al solito Vucinic viene affiancato Alessandro Matri. Nelle intenzioni dell’allenatore, il numero 32 rappresenta l’uomo giusto per raccogliere i cross di Asamoah e Lichtsteiner e per facilitare le incursioni di Vucinic.
Nel primo tempo il Palermo parte bene, incitato dal pubblico del Barbera abbastanza numeroso nonostante la pioggia incessante. I ragazzi di Gasperini, superato l’iniziale timore di fronte ai campioni d’Italia in carica, portano avanti il proprio gioco eccellendo soprattutto in fase difensiva. Von Bergen e Munoz sono sempre molto attenti, Donati invece detta i ritmi per le ripartenze dialogando spesso e volentieri con Kurtic e Barreto. Nonostante la buona tenuta del campo, il Palermo non trova mai la profondità. Il gioco si sviluppa tutto a centrocampo con una serie di passaggi orizzontali che lasciano Miccoli troppo isolato nella trequarti bianconera. Al ’16 del primo tempo Barreto pesca Miccoli in area di rigore con un bel pallonetto; il capitano mette in rete ma il guardalinee annulla tutto fischiando il fuorigioco. Per i primi quarantacinque minuti la partita non regala grandi emozioni. Nonostante sia la Juventus a fare la partita, con Pirlo ad orchestrare il gioco, i giocatori bianconeri non sono mai veramente pericolosi. Vucinic e Matri restano infatti ingabbiati dalla difesa rosanero. Solo al ’36 minuto un palo colpito da Marchisio, dopo una bella azione portata avanti da Matri e Vidal, scuote il pubblico del Barbera.Il primo tempo si conclude così sullo zero a zero con il Palermo che torna negli spogliatoi consapevole di esser risuscito a fronteggiare una Juventus molto determinata a portare a casa il risultato.
Durante la pausa una grandinata si imbatte sul Barbera peggiorando notevolmente le condizioni del campo che, a tratti, diventa quasi impraticabile. Gasperini fiutando il buon momento dei rosa, tenta il tutto per tutto inserendo Brienza al posto di Pisano. Tuttavia le pessime condizioni del campo premiano la forza fisica della Juventus che, dopo aver colpito un palo con Vucinic (a venti secondi dall’inizion della ripresa), al ’49 va in vantaggio con la rete di Lichtsteiner. Vucinic infatti raccoglie una splendida palla di Pirlo e con un magnifico colpo di tacco serve il numero 26 bianconero che non può che battere Ujikani. Dopo lo svantaggio il Palermo perde la lucidità necessaria per contrastare la forza dei bianconeri. Neanche l’ingresso di Dybala che si aggiunge al Ilicic, Brienza e Miccoli regala al Palermo la spinta necessaria per agguantare il pareggio. a peggiorare la situazione è poi l’espulsione di Morganella per doppio giallo che lascia il Palermo in balia degli attacchi juventini. Solo un ottimo Ujikani nega alla squadra di Conte il doppio vantaggio. La partita si conclude così con un’altra sconfitta per i rosanero i quali escono a testa alta dal Barbera orgogliosi di aver tenuto testa per una buona mezz’ora ai primi in classifica. Nel dopo partita Gasperini s dice abbastanza soddisfatto sottolineando la buona prova di volontà dei rosa. “Sotto il profilo della generosità non ho niente da rimproverare”- aggiunge. Il tecnico del Palermo si sofferma poi sugli obiettivi del Palermo: “Gli obiettivi del Palermo per noi sono molto chiari, se c’è qualcuno che non lo capisce non è colpa nostra”. Sul mercato di Gennaio: “la società ha espresso la volontà di migliorare la situazione, ma oggi è ancora dicembre. Per il momento dobbiamo pensare al finale del girone di andata che ci riserverà ancora degli appuntamenti molto difficili”.
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