di redazione – Centesimo trapianto di polmoni all’Ismett di Palermo, a meno di sette anni dall’avvio del programma nel giugno del 2005 con una concomitante attivita’ di chirurgia toracica e di ricerca. Sono statiinfatti eeseguiti trapianti dei soli lobi polmonari anziche’ dell’organo intero, trapianti pediatrici, interventi combinati fegato-polmone e con sistemi di circolazione extracorporea a supporto alla respirazione artificiale. Nel 2007 e’ stato, inoltre, effettuato il primo trapianto di polmoni al mondo in un paziente HIV positivo. Il centesimo paziente a ricevere l’organo e’ un uomo di 62 anni, affetto da insufficienza respiratoria terminale secondaria causata da un enfisema polmonare e in attesa da marzo del 2009. Il polmone e’ arrivato da un donatore deceduto nell’Ospedale Civile di Pescara.
Gia’ dimesso dalla terapia intensiva, il trapiantato resta ancora ricoverato presso l’Ismett: le sue condizioni sono giudicate buone ed e’ in fase di ripresa clinica. “Il trapianto di polmone rappresenta una cura di successo per molti pazienti con insufficienza respiratoria terminale. Tuttavia i tempi di attesa per un polmone possono essere anche molto lunghi, come evidenzia il caso del centesimo paziente trapiantato, a causa del numero relativamente basso di polmoni utilizzabili dai donatori disponibili”, dice Alessandro Bertani, responsabile della Chirurgia toracica e del programma di trapianto polmonare di Ismett, il quale sottolinea che gli sforzi dell’Istituto sono volti anche alla “ricerca di soluzioni innovative per aumentare il numero e la disponibilita’ di organi per il trapianto”. In totale dall’inizio dell’attivita’ in Ismett sono stati realizzati 1.382 trapianti, dei quali 841 di fegato (compresi di 107 da vivente e 17 combinati fegato-rene), 310 di rene (di cui 140 da vivente e 9 combinati rene – pancreas), 100 di polmone (comprenso un combinato fegato-polmone, 110 di cuore (compresi di due trapianti combinati cuore-rene), 4 di pancreas. “Questo importante traguardo viene raggiunto in un momento in cui Ismett, per ovviare alla carenza di donatori di polmone sta per avviare nuove importanti attivita’: il ricondizionamento di organi marginali e il trapianto di polmoni da donatore vivente”, commenta Bruno Gridelli, direttore Ismett, e aggiunge: “Questi due programmi hanno l’obiettivo di ridurre la mortalita’ dei pazienti che attendono un trapianto: un problema che rimane drammatico in tutti i centri di trapianto in Italia e all’estero”
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