Il gruppo Palermo Indignata venerdì 18 novembre alle 19,00 propone l’iniziativa “La cultura non è un parcheggio”. La manifestazione si svolgerà davanti il Teatro Massimo in occasione della prima della “Carmen” per contestare il parcheggio selvaggio attorno a uno dei teatri più belli d’Europa, simbolo della città di Palermo. Obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare i cittadini che puntualmente si servono di questo monumento come di un qualunque parcheggio, screditandolo, deturpando la sua bellezza e non rendendolo fruibile a tutti. La scelta la scelta di organizzare il raduno prima di uno spettacolo teatrale nasce dall’idea che molta della gente che appartiene alla cosiddetta “Palermo bene”, vicina quindi alla “cultura” (quella che appunto si reca al Teatro Massimo per godere dell’Opera) dovrebbe essere la prima a dare il buon esempio rifiutandosi di parcheggiare le auto attorno al teatro – oltre tutto perché esiste l’alternativa del parcheggio privato di piazzale Ungheria o, ancora meglio perché più capiente, quello di piazza Emanuele Orlando (sotto il Tribunale) – ed invece non è così. Subito dopo il sit in, ci sarà un blitz firmato “un t’affrunti?”: i ragazzi timbreranno tutte le auto posteggiate malamente con i gli adesivi senza colla (che non danneggiano le auto).
NO al parcheggio selvaggio! I ragazzi di Palermo indignata nel corso dei mesi precedenti hanno realizzato altre iniziative, tra cui la pulizia di Piazza XIII vittime, piazza Alberico Gentili, parte del Parco della Favorita.
Inoltre si sono distinti per l’iniziativa delle “multe morali” ancora una volta per sensibilizzare i concittadini ad un parcheggio non selvaggio nel centro storico. In questo senso, da circa un mese è partita la campagna “un t’affrunti?” con cui gli appartenenti al movimento “marchiano” nottetempo le auto posteggiate in maniera non corretta.
Il gruppo Palermo Indignata nasce su Facebook da liberi cittadini palermitani che si riuniscono per dare luogo a iniziative che richiamano all’attenzione i cittadini e l’amministrazione comunale.
Palermo Indignata propone una rivoluzione (pacifica e assolutamente legale) a partire dal basso e che si muova su più fronti, affinché partendo dalle “briciole” attraverso la perseveranza e la tenacia si arrivi a, seppur piccoli, traguardi (che può essere dalla pulizia della strada al rimproverare il passante che con noncuranza getta a terra la carta, alla protesta per la raccolta di firme per un referendum).
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