Palermo incontra l’Etiopia il 28-11 per parlare di sviluppo e scambi

Palermo incontra l’Etiopia. Palermo chiama Etiopia. Ed Etiopia risponde. In nome della collaborazione, della conoscenza reciproca e dello sviluppo degli scambi commerciali internazionali presenti e futuri.

Ha il fine di lanciare un occhio verso l’Africa e la sua economia più sviluppata “Ethiopia at the crossroads between past and future challenges”, l’incontro che coinvolgerà gli studenti dell’Università degli studi di Palermo, con particolare riguardo a quelli iscritti alla laurea magistrale interamente in lingua inglese di International.

L’evento, organizzato dal professore Salvatore Casabona, docente di Diritto comparato e scambi internazionali dell’Università di Palermo, vedrà intervenire numerose personalità che porteranno un tema legato al mondo economico etiope.

Così, il professore Yonas Birmeta Adinew dean of School of Law  University of Addis Ababa parlerà di “Salient Features of Ethiopian Legal System”. Eyasu Gizaw Wolde, lecturer of Department of Political Science and International Relations University of Addis Ababa, porterà una relazione sul tema “Ethiopia: the challenges to political reform and stability”.

Sisay Regassa, associate Dean for Graduate Programs of the College of Business and Economics  University of Addis Ababa, tratterà di “Special economic zones (Industrial Parks), investment opportunities,  and policies in Ethiopia”.

Palermo incontra l’Etiopia: avvio di un’importante stagione di mobilità internazionale e ricerca

Con loro anche Salvatore Mancuso, Honorary professor of African law, Xiangtan University, su “The new Ethiopian-Eritrean relations: perspectives and challenges in the legal field”.

«Questo incontro – dice il professore Salvatore Casabona – avvia una importante stagione di mobilità internazionale e ricerca, grazie alla quale gli studenti del corso di laurea internazionale in “International Trade” avranno la possibilità di svolgere tirocini formativi in importanti player economici in Etiopia e di integrare il loro percorso di studi con conoscenze specialistiche relative al continente africano». La partecipazione all’incontro è aperto al pubblico.