PESCARA – Il Palermo torna con un punto dalla sfida “salvezza” sul neutro di Pescara contro il Crotone. Finisce 1-1 ed è un pareggio in rimonta con Nestorovski che risponde a Trotta. Ma se c’è una squadra che può recriminare qualcosa è proprio quella rosanero che ha tenuto in mano il gioco per quasi tutta la partita pur non producendo tante occasioni da rete. Si comincia a vedere la mano di De Zerbi con buone trame di gioco, palla a terra e idee. Maiuscola la prova di Rispoli, incontenibile sulla fascia destra, ottimo il rendimento dei nuovi Alesami e Bruno Henrique e finalmente si può citare anche Nestorovski che ritrova fiducia dopo essersi sblocato e prova in altre due occasioni la via della rete.
De Zerbi propone il 4-3-3 ma questa volta senza falso nueve con Nestorovski al centro dell’attacco con ai lati Diamanti e Sallai; in porta c’é Posavec, al centro della difesa torna Gonzalez, dopo essere stato tutta l’estate nella lista dei partenti, in coppia con Rajkovic; ai lati Rispoli e Aleesami; a cenrocampo spazio da titolare per Bruno Henrique con Hiljemark e Gazzi nel ruolo di play-maker.
Nicola risponde con il 3-4-3 con Cordaz in porta; Ceccherini, Dos Santos e Ferrari in difesa; Capezzi, Crisetig, Rohden e Martella in mezzo al campo; Trotta, Falcinelli e Palladino nel tridente offensivo. Assente lo squalificato Dusenne e gli indisponibili Rosi, Fazzi, Mesbah.
Al 4′ il primo tentativo del match è del Crotone con un tiro da fuori di Falcinelli che non trova la porta mandando alto. Al 10′ la risposta del Palermo con un sinistro di Diamanti troppo centrale per impensierire Cordaz. Al 15′ Diamanti da sinistra serve il mezzo all’area Nestorovski che spalle alla porta si gira e al volo calcia in porta (per la prima volta) mandando alto di poco.
Al 23′ il Crotone passa in vantaggio approfittando della prima incertezza della retroguardia rosanero: Palladino approfitta di un corto colpo di testa di Gonzalez e smarca Falcinelli, che viene bloccato da Posavec e Rajkovic, la palla passa e arriva a Trotta che è più veloce di Falcinelli e a porta vuota indisturbato appoggia in rete; nella circostanza sanguina vistosamente dal naso Rajkovic che deve lasciare il campo e viene sostituito da Goldaniga; a Posavec viene fasciato il ginocchio. Il Crotone smette letteralmente di giocare dal punto di vista offensivo e si limita a pressare alto cercando di non dare il minimo spazio alla manovra del Palermo che mantiene costantemente possesso palla ma raramente, per non dire mai, arriva in zona tiro. Il primo tempo scivola via senza altre emozioni.
Ad inizio ripresa secondo cambio del Palermo con Embalo al posto di Sallai. Il copione è lo stesso con il Palermo che fa la partita e il Crotone che sta a guardare. Al 7′ Rispoli innesca Diamanti in area da sinistra che però sbaglia completamente tiro e manda fuori. Il Palermo è più che sterila, il Crotone si riaffaccia in area avversaria e sfiora il raddoppio: cross di Palladino, Trotta sbuca sul secondo palo ma chiude tutto Gonzalez. Al 21′ il Palermo pareggia: Aleesami sfonda tra due avversari a sinistra ed effettua un cross basso per Nestorovski che arriva da dietro e con il sinistro insacca. Il Palermo domina e potrebbe segnare ancora. Entra nel vivo del gioco Nestorovski che al 29′ con il sinistro manda di poco alto. Al 30′ ci prova Hiljemark da fuori, palla destinata all’angolino ma Cordaz con un bell’intervento mette in angolo. Al 39′ ennesimo pallone di Rispoli dalla destra per Nestorovski che ci prova in acrobazia, spalle alla porta, palla tra le braccia del portiere. Al 42′ ci prova il Crotone con Stoian che cerca di sorprendere Posavec sul primo palo.
DE ZERBI: “Sto cercando di portare la mia idea, con convinzione, con passione, cercando di dare un po’ della mia spensieratezza dovuta alla mia età. Ritengo che il risultato è un fatto secondario al gioco, a quello che si dà in campo. L’attacco? Devono diventare tutti punti di riferimento, se si gioca a 60 metri dalla porta l’attaccante non lo mettiamo in condizione di far bene, ma se i difensori sono i primi a guidare la palla, a salire e a giocare nella metà campo avversaria è più facile. Nestorovski è un giocatore da area di rigore e bisogna portarlo maggiormente nel suo habitat, ma lui deve capire che in campo bisogna anche venire incontro, smarcarsi e venire anche a prendere palla, viene da un campionato diverso e parla una lingua diversa”.
NICOLA: “In questa partita abbiamo dimostrato che il Crotone sta migliorando e siamo riusciti a prendere il primo punto, peccato perché ne potevano arrivare tre. Ci manca il nostro stadio? Giocare in casa significa avere i propri tifosi a stretto contatto, ma fino a quando non è pronto il nostro stadio di casa è quello di Pescara. All’Adriatico non c’era una bolgia ma capisco che per i nostri tifosi non è facile arrivare qui”.
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