Palermo in fondo alla classifica dopo la sfortunata partita con l’Inter

Splendida giornata di sole per il match clou della terza di serie A tra Palermo e l’Inter campione d’Italia 2009/10.
Benitez deve rinunciare a Snejder e schiera al suo posto Stankovic, lasciando invariato il modulo 4-2-3-1 che ha portato al triplete dello scorso anno. Rossi sceglie il duo ilicic-Bacinov rinunciando allo spento Liverani delle ultime uscite e a Maccarone. Due mezze punte quindi dietro Hernandez unica punta.

Al 5′ pericoloso contropiede dell’Inter con Milito che scalda i guanti di Sirigu. Due minuti più tardi Eto’ spara alto dalla distanza. Il Palermo prova a ripartire in contropiede soprattutto quando Pastore riesce a creare superiorità numerica ubriacando coi suoi dribbling i centrocampisti avversari.
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Al minuto 11 Eto’ semina il panico in area rosa bevendosi cassani con una finta ma il suo cross rasoterra viene rinviato dalla difesa. E’ un assedio, Appena un minuto più tardi Stankovic colpisce la traversa dalla distanza, attento Sirigu a salvare sul susseguente arrivo di Milito. Il Palermo, bloccato e senza idee, si difende come può senza riuscire a pungere.

Al 20′ ancora Inter, cross da destra di Milito ed Eto’ non arriva per un niente a deviare in rete. Al 28′ la svolta! Sontuoso contropiede di Ilicic che serve pastore solo davanti a Julio Cesar, tiro respinto, sopragiunge in corsa ancora Ilicic che a porta sguarnuta mette la palla in rete. Rabbiosa la risposta dell’Inter che un minuto più tardi con Eto’ sfiora il pareggio con un tiro ribattuto da Cassani sulla linea e con Milito che si fa ipnotizzare da Sirigu che con una splendida parata salva il fortino rosanero. La partita è avvincente, le squadre si affrontano a viso aperto e i tifosi sugli spalti, dapprima ammutoliti, fanno da contorno allo spettacolo sul campo.

l’Inter ci prova ancora con una manovra piuttosto confusa ed il risultato non cambia fino all’intervallo.

La ripresa comincia subito con una clamorosa occasione per il Palermo. Funziona il duo Ilicic-Pastore che crea scompiglio sulla sinistra e fa partire un perfetto contropiede concluso da Bacinovic con un debole tiro ben Parato dall’esterno difensore nerazzurro dopo che Hernandez aveva clamorosamente lisciato il pallone a pochi passi dalla porta. Il Palermo insiste e sfiora ancora il raddoppio con il suo numero 9 oggi troppo impreciso. L’Inter ci prova con Milito ma il Palermo sembra controllare la gara.

Ancora Milito, ancora un errore sotto porta. Siamo al 58′ quando il FIFA player 2010 ad un passo da Sirigu spreca un’incredibile occasione per pareggiare. Il Palermo prende un po’ di  paura ma non rinuncia a ripartire. Cassani è una continua spina nel fianco della corazzata nerazzurra e Ilicic e Pastore si trovano a meraviglia con questo modolo ad albero di natale.

Al 62′ il colpo del campione, Eto’ con una serpentina si libera sulla destra, entra in area e con un preciso diagonale mette la palla alla destra di Sirigu. Manca mezz’ora al termine ed il risultato è adesso di 1 a 1.

Il Palermo subisce il colpo e dopo una buona occasione per Pastore subisce il raddoppio di Eto’ a conclusione di una splendida azione sulla destra.

Al 70′ il Palermo reclama un rigore con Cassani steso da Chivu ma il guardalinee segnala un precedente fallo dell’estremo destro rosanero che poi viene ammonito per protesta. Il Palermo si ritrova ad inseguire dopo aver a tratti dato la sensazione di poter domare la squadra milanese.

Maccarone per Hernandez e Pinilla per Ilicic le scelte di Rossi per tentare di recuperare la partita. Di contro Benitez toglie Milito per Muntari e Stankovic per Santon.

E’ ancora Inter al 83′ quando Pandev dal limite dell’area fa partire un tiro che sfiora il palo alla destra di un ormai battuto Sirigu.

Forcing finale del Palermo, come a Brescia sui piedi di Pastore il pallone del pareggio ma stavolta è il palo a dire di no al giocatore Argentino.

Il Palermo avrebbe meritato il pareggio ma è all’Inter che vanno i tre punti. I Rosa restano ad un punto infondo alla classifica della serie A con alle spalle la sola Udinese.

di Ignazio Aragona
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