Un’eliminazione che brucia per le modalità, ma che ha mostrato ulteriori segnali positivi. La differenza di categoria tra Palermo ed Hellas oggi non si è proprio vista: sono stati i rosanero a fare la partita dal 1′ al 90′. Solo una disattenzione, che ha portato alla rete dell’ex Toni, costringe i rosanero ad abbandonare la Tim Cup. La rete dell’1-0 veronese è arrivata al 37′ del primo tempo. Il Palermo può rammaricarsi per le occasioni non sfruttate (un palo ed una traversa) e per due rigori non concessi dall’arbitro Guida.Gattuso conferma dieci undicesimi della formazione che ha battuto la Cremonese: Sanseverino rileva sulla sinistra Stevanovic nel trio alle spalle di Lafferty, completato da Dybala e Lores. L’Hellas cambia assetto rispetto alle indiscrezioni della vigilia: l’ingresso di Albertazzi trasforma la squadra di Mandorlini in un 3-5-2 con Cacia e Toni in attacco.E’ il Palermo a fare la partita nei primi minuti di gioco, con i veronesi pronti a ripartire velocemente. Dybala è decisamente l’uomo più pericoloso fra i rosanero. All’11’ il numero 9 tenta una conclusione dai venti metri che finisce sull’esterno della rete: nove minuti più tardi, su un cross dalla sinistra di Daprelà, l’argentino controlla una corta respinta di Maietta ma centra in pieno il palo alla sinistra di Rafael.Al 20′ Cacia prova a scuotere l’Hellas con una conclusione dalla distanza che termina decisamente alta: poi è ancora Dybala, quattro minuti dopo, a impensierire la difesa avversaria con un’incursione sulla sinistra. Il suo tentativo non trova per poco lo specchio della porta. Poco dopo entrambe le formazioni sono costrette ad un cambio: Bacinovic rileva Bolzoni, Laner sostituisce Agostini.La squadra di Gattuso continua a mantenere il comando delle operazioni: la differenza di categoria in campo è assolutamente assente. Una distrazione costa però carissima al Palermo. Al 37′, al primo tiro in porta, l’Hellas passa in vantaggio: cross dalla sinistra di Martinho per Toni, che batte Sorrentino con una “incornata” dal limite dell’area piccola. L’ultima conclusione del primo tempo è di Pisano, che manda di poco a lato su un corner dalla destra.La ripresa si apre con un cambio: dentro Hernandez per Sanseverino. La squadra di Gattuso si schiera con un 4-4-2 molto offensivo con l’uruguaiano e Lafferty in attacco e Lores e Dybala sulle fasce. Ad Abel basta un minuto e mezzo per rendersi pericoloso. Un suo splendido diagonale mancino di controbalzo finisce di pochissimo a lato. E non è finita, perchè il Palermo va vicinissimo alla rete anche al 4′. Solo la traversa ferma la splendida girata al volo di Andelkovic, su punizione battuta dalla sinistra. L’Hellas protesta invece cinque minuti più tardi per una rete annullata a Cacia per posizione irregolare.Lafferty prova a far valere il suo fisico al 13′, colpendo di testa su cross di Pisano. Il pallone termina però sul fondo. Due minuti più tardi Jorginho mette i brividi al “Barbera” con un destro a giro che, dopo una leggera deviazione, finisce fuori di pochi centimetri rispetto alla porta di Sorrentino.Due episodi animano la partita fra il 24′ e il 26′, entrambi con Laner protagonista. Guida sorvola prima su un contatto tra il centrocampista veronese e Lores sulla destra, poi su un tocco di mani in area sugli sviluppi di un corner. Le animate proteste di tutta la panchina rosanero sembrano giustificate: l’arbitro espelle Gattuso. Al 33′ Hernandez prova a portare i rosanero ai supplementari con una bella girata su suggerimento di Andelkovic. Rafael salva i suoi respingendo in angolo.Il finale di partita vede un Palermo costantemente proiettato in avanti: dopo un tiro di Laner da buona posizione di poco a lato, è Dybala a vedere deviata in angolo una sua girata di sinistro. Sul corner Terzi manca lo specchio con un colpo di testa. Nel recupero Guida espelle per doppia amminizione Bacinovic. L’Hellas riesce a mantenere inviolata la propria porta e a passare il turno: le occasioni non capitalizzate dalla squadra di Gattuso gridano vendetta, ma evidenziano che questo Palermo è già pronto per essere protagonista sin dalla prima giornata di campionato.
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