Forestali occupano assessorato: “graduatorie illegittime”
Palermo, 4 nov. – Un migliaio di lavoratori dell’antincendio aderenti a Cgil, Cisl e Uil ha occupato l’esterno e i locali dell’assessorato al Territorio di via Ugo La Malfa, a Palermo, in attesa di u…
Palermo – Un migliaio di lavoratori dell’antincendio aderenti a Cgil, Cisl e Uil ha occupato l’esterno e i locali dell’assessorato al Territorio di via Ugo La Malfa, a Palermo, in attesa di un incontro con l’assessore regionale all’Agricoltura, Dario Cartabellotta. ”Chiediamo il rispetto dell’accordo 2009 e che vengano subito sospese le due graduatorie con le quali hanno mandato in servizio i lavoratori perch’ sono illegittime – dichiara il segretario della Flai Cgil di Palermo, Tonino Russo -. Da 7 anni i lavoratori fanno tutti le stesse giornate e chiediamo che continui a essere cos’: non si pu’ dare corso a una guerra tra poveri”.
“L’accordo del 2009, applicato nel 2011 – spiega – prevede che tutti i 1700 lavoratori dell’antincendio facciano 151 giornate e che siano 101 le giornate per tutti gli addetti alle manutenzioni ordinarie dei boschi. Anche per evitare la guerra dei lavoratori chiediamo una legge che riordini il comparto forestale. C’e un tavolo tecnico insediato, che sta lavorando perch’ entro il 31 dicembre si sistemi un settore dove pendono tantissimi ricorsi e denunce fatti da lavoratori – conclude Russo – che prima avevano diritto alle giornate e poi sono stati buttati fuori”.
E sulla vertenza interviene anche la Cgil di Palermo. ”E’ chiaro che il governo regionale ha ereditato una situazione complicata degli anni passati – dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calì- . Ma per andare avanti, guardando a una riorganizzazione del settore, bisogna tenere un atteggiamento di giustizia nei confronti di quei lavoratori figli di un accordo sindacale mai applicato per tutti e che oggi si vedono privati del diritto al lavoro”. La Cgil chiede all’assessore “una legge di riordino complessivo e di gestire nel frattempo la fase di transizione con equilibrio e con elementi di giustizia sociale per evitare trattamenti di disparità fra i lavoratori”.