Nell’ultima partita prima della sosta natalizia il Palermo ospita al Barbera la sorprendente Fiorentina di Vincenzo Montella. I viola, che stanno vivendo un periodo di forma straordinario suggellato dai quattro goal rifilati al Siena domenica scorsa, arrivano a Palermo col duplice intento di confermare l’ottimo quarto posto e di recuperare – magari – qualche punto a Inter e Lazio oggi rispettivamente impegnate contro Genoa e Samp. Il Palermo, dal suo canto, vuole invece regalare ai suoi tifosi un Natale più sereno; una vittoria infatti significherebbe raggiungere quota 18 punti con conseguente risalita verso una zone della classifica in cui l’aria è decisamente più fresca.
La sfida contro la Fiorentina conclude un ciclo terribile che ha visto il Palermo – solo nel mese di Dicembre – affrontare Inter, Juventus e Udinese ottenendo solo un punto. Palermo-Fiorentina è inoltre la partita dei grandi ex. Miccoli e Toni, protagonisti indiscussi della storia dei due club, vengono infatti chiamati a guidare l’attacco di Palermo e Fiorentina fin dal calcio d’inizio. Parte titolare anche Migliaccio che torna per la prima volta al Barbera da avversario. Gasperini , ancora scottato dalla beffa di Udine, chiede ai suoi ragazzi maggiore concretezza in avanti e – soprattutto – grande attenzione alla fase difensiva. Nell’ultimo periodo infatti sono stati troppi i goal subiti dalla difesa rosanero a causa di errori o distrazioni. Per questo il tecnico rosanero si affida a un centrocampo muscolare composto da Rios, Barreto e Morganella a cui viene chiesto di arrestare le folate di Jovetic & co e di far ripartire la squadra servendo magari qualche spunto alla coppia d’attacco composta da Brienza e Miccoli. Tra i rosanero assenti Vn Bergen e Ilicic.
Montella invece risponde con una squadra tutta classe e velocità. Aquilani e Borja Valero sono i due direttori d’orchestra di una formazione che ha in Jovetic e Cuadrado le sue frecce più offensive e in Luca Toni uno spietato finalizzatore. Fin dai primi minuti del primo tempo la Fiorentina è subito pericolosa. Jovetic e Toni infatti sfiorano il goal in più di un’occasione. Il Palermo, rinchiuso nel suo 3-5-2, non riesce mai a superare la propria metà campo. Al Barbera si assiste così ad un vero e proprio assedio viola. Colpisce soprattutto la straordinaria capacità dei viola di sviluppare un gioco corale. Gli uomini di Montella infatti attaccano sempre tutti insieme costringendo spesso e volentieri il Palermo nella propria area di rigore. Nonostante la grande prova dei viola il primo tempo si conclude sul punteggio di zero a zero. Qualche merito per questo va attribuito a Santiago Garcia che, schierato nel terzetto difensivo, è oggi autore di una grande prova difensiva.
Nella ripresa le squadre si presentano in campo a formazioni invariate. Quello che cambierà presto tuttavia sarà il risultato. Al quinto minuto Cuadrado serve a Jovetic una splendida palla filtrante. Il numero 8 viola salta la difesa dei rosanero e porta in vantaggio la Fiorentina battendo Ujikani in uscita. Dopo il goal dello svantaggio il Palermo perde completamente la testa. La squadra subisce inerme gli attacchi viola senza riuscire mai a presentarsi nella metà campo avversaria. Neanche gli ingressi di Dybala e Kurtic regalano alla squadra di Gasperini una ritrovata vitalità offensiva. Tra i viola invece al ’70 un affaticato Aquilani lascia il posto a David Pizzarro. Al 82 minuto arriva il goal del due a zero. Celi infatti assegna un calcio di rigore per un fallo di Donati su Toni. Al dischetto si presenta Jovetic che con un fantastico cucchiaio batte il portiere rosanero. Dopo il goal del due a zero i tifosi del Palermo, visibilmente delusi, cominciano ad abbandonare lo stadio. A chiudere definitivamente la partita è poi il goal del tre a zero segnato da Gonzalo Rodriguez. Sei minuti più tardi del rigore trasformato da Jovetic, l’arbitro concede ai viola un’altra estrema punizione per un fallo di mano di Morganella. Dopo tre minuti di recupero arriva il fischio finale. Il Palermo, oggi mai in partita, abbandona il campo sotto una cascata di fischi con le contestazioni che continuano anche fuori dallo stadio. La sconfitta contro la Fiorentina segna infatti l’ennesima delusione per i tifosi rosanero che a questo punto vedono come sempre più concreta la possibilità della retrocessione. Il Palermo resta così a quota 15 punti chiudendo il 2012 da terzultima in classifica.
Alcune responsabilità della disfatta odierna vanno probabilmente attribuite anche al tecnico del Palermo. Gasperini infatti sceglie una formazione troppo rinunciataria che ha il demerito di lasciare un sempre più affaticato Miccoli troppo solo in attacco. Nel dopo partita il tecnico dei rosanero si esprime in termini molto duri: «É innegabile che questa squadra abbia bisogno di molti cambiamenti e di molti rinforzi. Bisogna puntare anche su chi ha ancora la determinazione di far bene».Aggiunge poi: «Siamo arrivati al limite ma sono certo che dal mercato di Gennaio uscirà una buona squadra. Non so se abbiamo fatto troppo poco fino ad adesso ma possiamo fare un girone di ritorno diverso». Poi sulla partita:
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