Palermo – Empoli, Tedino: “Ostacolo difficile, ma non si guarda al passato”

Terza gara di campionato, tempo di big match. Il Palermo ritorna al “Barbera”, dove ritroverà l’Empoli a distanza di poco più di tre mesi dal quel 28 maggio, quando la vittoria dei rosanero che decretò la Serie B anche per i toscani. Domani un nuovo capitolo della sfida, tra due squadre che puntano alla promozione diretta: “È una partita importante e serve l’aiuto del pubblico; come spesso è accaduto, dobbiamo sentirci a casa e sentire il loro calore”, afferma in conferenza stampa Bruno Tedino. “Noi dobbiamo giocare con il fuoco dentro e con un risultato positivo, l’entusiasmo di tutti potrebbe solo aumentare. Dare una mano alla città significa anche partecipare positivamente”.

“Nell’Empoli sono rimasti pochi calciatori rispetto allo scorso anno: non si guarderà al passato – prosegue – . Davanti è la squadra che si muove meglio e la mano dell’allenatore si vede. Ha una difesa coriacea e strutturata; una squadra completa e costruita benissimo per fare la Serie B. L’ostacolo è sicuramente difficile. Io difensivista? Quello che dicono gli altri mi interessa relativamente – risponde – : sono umile e la mia piccola storia mi dice che ho avuto giocatori che hanno segnato tanti gol. Difendersi bene significa essere organizzati e gestire in undici il possesso. La squadra deve essere propositiva nelle due fasi.  L’Empoli è una squadra che si inserisce spesso, passare per difensivista domani significherebbe aver difeso bene. Penso che una squadra debba avere un suo equilibrio. vedo che le squadre che hanno vinto hanno dimostrato grande equilibrio (vincendo 1-0, 2-0, 1-1), gestendo il rapporto fra difesa e possesso”.

Tanti dubbi per il tecnico rosanero sulla formazione da schierare contro i toscani: “Abbiamo valutato con equilibrio dopo Brescia: ci sono diversi giocatori che stanno bene, ma l’Empoli ti fa pensare molto più. L’allenamento di oggi è stato fondamentale, ho tante frecce al mio arco e ora ho le idee molto chiare – spiega – . Saranno scelte mirate: ci sono giocatori più affaticati di altri, valutando i microtraumi ma anche le 12 ore di viaggio che qualcuno ha dovuto fare. Aleesami poi ha giocato al freddo.

Morganella a sinistra e Rispoli a destra? “Voglio valutarlo fino alla fine, ma è uno scenario possibile. – afferma – In questo momento non c’è un ballottaggio tra Szyminski e Bellusci. Non è ancora al 100% (riferimento a Bellusci, ndr) ma si sta avvicinando molto anche a livello psico-fisico, difficilmente si può rinunciare ad un giocatore come lui. Nazionali? Non sono solo quattro partite da giocare senza nazionali: noi per quindici giorni ogni volta dobbiamo lavorare senza il grosso del gruppo, non ci possono essere gli stessi ritmi. Se ci sono dei danni effettivi è da vedere. Cambia non l’avversario ma il lavoro che c’è dietro. Voglio capire chi ha una maggiore condizione pisco-fisica per vincere questa partita“.

“Rispoli – Gnahoré? Sono certamente in corsa – ammette Tedino – . Eddy dal mio punto di vista ha prospettive importanti come calciatore, se metterà grande grinta, cattiveria agonistica e attenzione. Mi sembra giusto dare la possibilità di scalzare un titolare o presunto tale. Tutti devono avere l’occasione di giocare 25-30 partite. Andrea con il suo entusiasmo può darci tantissimo”, assicura.

“Non abbiamo avuto tanta possibilità di cambiare; l’Empoli ha un modo di giocare diverso, ma il nostro  gioco non sarà tanto diverso. Dobbiamo fare insieme un grande sforzo: mi piace pensare da signor nessuno e pensare prima alle cose. Fanno la differenza l’umiltà e le motivazioni: senza queste due cose, anche i giocatori di categoria “superiore” non rendono e la squadra perde. Bisogna capire che senza il 100% l’Empoli ci metterà in grande difficoltà”.

In attesa di spazio anche Monachello, ma Tedino spiega la situazione del nuovo attaccante rosanero: “Gaetano è in cerca di rivincite ma ha la condizione di un giocatore che ha lavorato solo dal punto di vista fisico. Non ha il ritmo per una gara come quella di domani. Cercheremo di includerlo il prima possibile e farlo partecipare alle prossime gare. I polacchi? Sono arrivati con una condizione fisica imperfetta (tranne Murawski), ma schierare Dawidowicz non è stata una pazzia: è un giocatore universale, alla Busquets, ha un baricentro basso e una tecnica eccezionale. Deve crescere in impostazione e verticalizzazione”.

Pienamente recuperato anche Struna, che ha avuto qualche problema fisico durante il ritiro con la nazionale slovena: “È fortissimo. Delle critiche degli anni scorsi non posso parlare: è un ragazzo meraviglioso con grande spirito di appartenenza, deciso e che sta facendo tantissimo in settimana. Gestire Nestorovski e Trajkovski? Loro e Coronado formano il nostro tridente, supportarli non è semplice. I nostri tutta fascia offendono e difendono. Devo pensare anche alla squadra e valutare se sul piano della condizione potrò giocare con questo tridente il mio calcio. Ci penserò fino all’ultimo“.

Tedino analizza la gara, in cerca delle mosse giuste per scardinare la retroguardia dei toscani: “L’Empoli ha variato il 3-5-2 e il 3-4-1-2: anche Krunic può spaccare la partita con la sua forza e le percussioni interne a seconda degli avversari. Serve una gara intelligente da parte nostra; sappiamo che sarà molto difficile. Sarei soddisfatto per la vittoria: sinceramente penso che gli attaccanti da soli non contano; è una squadra che fa il lavoro quando si attacca e quando si difende. Alla lunga faremo benissimo, il gruppo è eccezionale ed è giusto dare merito a chi da l’anima per la squadra”.

Tra qualche settimana Tedino potrà contare anche su giocatori ancora ai box, come Balogh: “Ha una struttura imponente in altezza e in Italia è facile associarli ai pivot, ma ha potenzialità enormi. L’unica cosa che deve fare è di “non piacersi”, può diventare un grande giocatore migliorando la propria tecnica – i consigli del tecnico – . Ha avuto un infortunio rognoso (potrebbe rientrare tra una quindicina di giorni) e confido in lui. Assomiglia un po’ a Fellaini per come può inserirsi. Non credo abbia bisogno di mettere peso e massa, deve solo alzare il proprio indice di pericolosità, sotto porta ma anche negli altri settori del campo. A Zamparini dissi subito che è un giocatore formidabile, superate tali difficoltà può essere fondamentale. Rajkovic l’ho conosciuto, oggi ha avuto dei controlli. Mi ha  fatto piacere vederlo motivato”.