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di redazione
Palermo – E’ di quattro persone denunciate il bilancio di un’operazione di controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo diretti dal Generale di Brigata Teo Luzi. Il blitz e’ stato eseguito in stretta collaborazione con i militari del Nil, il Nucleo Ispettorato del Lavoro, che effettuano ispezioni presso cantieri edili dove un’attivita’ preventiva e di sensibilizzazione contribuisce di sicuro a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro ed a ridurre il fenomeno delle morti bianche.
“Il campo dell’edilizia, sulla base dei dati e di una lunga esperienza e’ quello maggiormente interessato negli ultimi tempi dall’infortunistica sul lavoro ma le verifiche vengono effettuate anche presso esercizi pubblici, aziende vitivinicole, industrie cementizie ed altro proprio con l’obiettivo primario di accertare l’osservanza delle misure di sicurezza a tutela dei lavoratori, spiegano dal Comando provinciale dei Carabinieri. L’intervento scaturisce da alcune riprese fotografiche aeree effettuate da un elicottero del 9′ Elinucleo di Boccadifalco che sorvolando il lago di Piana degli Albanesi, in contrada Casalotto – Cardona, ha scattato alcuni fotogrammi riprendendo il cantiere edile di una villa in costruzione su piu’ elevazioni a poche centinaia di metri dal lago. Giunti in caserma i fotogrammi sono stati visionati ed e’ subito apparsa una evidente violazione alle norme di prevenzione infortuni ed igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro. Lo scenario era simile ad un cantiere degli anni 50′ con la struttura dell’immobile circondata da un ponteggio interamente in legno. Da qui la segnalazione al Gruppo Carabinieri Ispettorato del Lavoro che ha inviato sul posto il Nucleo di Palermo. Nel corso del controllo unitamente ai militari della Stazione di Piana degli Albanesi e Santa Cristina di Gela hanno accertato che il ponteggio non era a norma e gli operai erano privi di un regolare rapporto di lavoro cosi’ come gravissimi pregiudizi per i lavoratori ed i terzi. E’ stata interrotta l’attivita’ lavorativa dei lavoratori in nero, due operai di Villabate, i quali senza alcuna visita medica, senza una formazione specifica per l’attivita’ svolta, senza l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale lavoravano in un ambiente lavorativo pieno di insidie. E’ stato necessario procedere al sequestro preventivo dell’intera area e della relativa attrezzatura di lavoro in aggiunta alla sospensione dell’attivita’ imprenditoriale dell’impresa esecutrice dei lavori. Il Committente dei lavori P.l., 49 anni e il titolare dell’impresa edile, G.d., 54 anni sono stati deferiti in stato di liberta’ alla Procura di Termini Imerese. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno anche denunciato un impiantista, G.a., 45 anni, lavoratore autonomo, ed il coordinatore dei lavori, V.m., 57 anni, per non aver redatto il Piano Operativo di Sicurezza ed il Piano di Sicurezza e coordinamento risultavano distanti dagli obblighi previsti dal Testo unico in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro non avendo elaborato alcun documento. Numerose le contravvenzioni contestate per un valore di circa 70.000.
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