I calciatori del Palermo non ci stanno e questa mattina si sono presentati tutti insieme in conferenza stampa per chiedere che vengano rispettati i loro diritti e soprattutto quelli della società per difendersi. Queste le loro dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione:
Il primo a prendere la parola è Nestorovski: «Per la prima volta siamo tutti noi a parlare con voi giornalisti perché questi sono giorni fondamentali per noi calciatori e per la città. Se ci aspettavamo queste notizie? Posso dire che noi siamo dispiaciuti per questo e delusi. Abbiamo lavorato un anno che è stato difficile. Abbiamo lavorato per portare il palermo in A e siamo finiti terzi. Ora ci hanno rubato questo terzo posto e non ci danno l’occasione per giocare in A. «Lo scorso anno abbiamo aspettato e quest’anno no. Si parla dei nazionali ma anche lo scorso anno giocavamo senza nazionali».
Accanto al capitano c’è l’estremo difensore Alberto Pomini, il più esperto del gruppo che si esprime così: «Supporto dell’Aic? Ci stanno dando una mano per capire cosa possiamo fare e la società si sta muovendo. L’Aic ci sta aiutando perché secondo noi c’è stata una forzatura senza precedenti e hanno deciso una cosa senza senso. si sono mossi meccanismi. La nostra presenza qua non è per giudicare il lavoro della Procura Federale. Ci siamo presi le nostre responsabilità e sappiamo che abbiamo commesso degli errori ma questo non toglie il fatto che ci siamo guadagnati sul campo di giocare i play off e hanno deciso delle persone che non avevano il diritto. Lo scorso anno abbiamo aspettato 10 giorni per il Bari e a noi non è stata concessa questa possibilità. Vogliamo dimostrare il nostro disappunto. Non vogliamo nasconderci dietro questa cosa. Se siamo d’accordo con quanto sta facendo la società? Noi siamo giocatori e facciamo i giocatori. Noi la documentazione non la conosciamo, come non siamo a conoscenza delle carte con la quali sta valutando la Procura. È palese che c’è il conflitto di interessi. Chiediamo perché lo scorso anno abbiamo dovuto attendere e a noi non viene concesso il diritto di difendersi e disputare i play off che ci siamo guadagnati. Sapevamo pure noi di poter fare di più ma ora non ci fanno giocare i play off. Per me questa cosa non ha senso. Noi a livello legale non possiamo intervenire. eravamo pronti per i play off e ci troviamo in C. Se il secondo grado conferma la pena alziamo le mani, non possiamo intervenire su questo».
Oltre a loro hanno parlato anche Rispoli e Mazzotta. Il terzino palermitano ha dichiarato: «Noi palermitani viviamo la situazione come i tifosi. Siamo sotto shock e senza parole. Abbiamo fatto sacrifici per questo posto in classifica. Adesso ci viene tolto il terzo posto. questa piazza merita la serie A. Ci sentiamo impotenti davanti a questa cosa»
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