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di redazione
Ancora una notte di fiamme a Palermo dove continuano a bruciare i rifiuti. Malgrado la raccolta sia ripresa mercoledì scorso, non si riescono a smaltire le tonnellate di sacchetti maleodoranti accumulati la settimana precedente. Diversi gli interventi dei pompieri per spegnere i roghi di cumuli di spazzatura incendiati dai cittadini disperati per il cattivo odore che scaturisce dalla putrefazione causata dal sole e dal caldo che ormai è intenso, almeno durante le ore del giorno. Il fuoco viene appiccato ai cassonetti ma soprattutto alle mini discariche che in alcune zone della città aumentano anziché diminuire. La procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati un centinaio di dipendenti dell’Amia e dell’Amia Essemme, le aziende municipalizzate che gestiscono la raccolta della spazzatura e la pulizia delle strade in città, dipendenti che due settimane fa avevano impedito l’uscita dei mezzi per la raccolta. Sono tutti indagati per interruzione di pubblico servizio. In molti quartieri il profilo igienico-sanitario è ancora molto critico, i cittadini denunciano il disagio ed i magistrati stanno valutando anche eventuali danni alla salute causati dallo sciopero dei netturbini. I genitori di una scuola elementare in pieno centro storico, non hanno fatto entrare i figli in classe perchè la scuola è circondata dai rifiuti e l’aria è irrespirabile.
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