Palermo, blocco tir: assemblea sindaci critica provvedimenti del governo
Giovanni Avanti ha espresso “piena solidarietà ai lavoratori impegnati nella protesta contro i provvedimenti che hanno determinato l’aumento dei pedaggi autostradali e del prezzo del gasolio
Palermo – La conferenza dei Sindaci della Provincia di Palermo, convocata per stamattina dal Presidente Giovanni Avanti ha espresso “piena solidarietà ai lavoratori impegnati nella protesta contro i provvedimenti che hanno determinato l’aumento dei pedaggi autostradali e del prezzo del gasolio”.
Nel documento, proposto all’Assemblea dal Presidente Avanti ed approvato dai Sindaci, si esprime una critica ai provvedimenti del governo che “rischiano di mettere in ginocchio la nostra economia e aggravare la situazione di crisi perdurante che ancora una volta colpisce in misura superiore il Sud ed in particolare la Sicilia. E’ a tutti chiaro che gli effetti dei rincari si riflettono principalmente sul settore dei trasporti, snodo essenziale per una Regione che attraverso essi deve colmare la sua perifericità geografica, ma che si estendono anche ad altri comparti essenziali della nostra economia quali l’agricoltura e la pesca”.
“Equità sociale – continua il documento – significa dividere il peso di una difficoltà economica e sociale attraverso sistemi e leggi che salvaguardino la dignità di chi lavora senza che ulteriori penalizzazioni gravino su intere zone del Paese. Oggi l’Italia intera è sottoposta ad un’importante prova di coesione nazionale per affrontare e superare una recessione economica resa ancora più drammatica dagli effetti di un sistema economico europeo che ci obbliga a duri sacrifici per trovare soluzioni adeguate al nostro futuro. Ignorare le richieste di migliaia di lavoratori provoca il venir meno dell’auspicata pace sociale, base indispensabile per creare le condizioni adeguate alla ripresa economica. Ridurre e mortificare le aspettative dei siciliani significa scavare ancora più profondamente quel solco che separa il nord dal sud, significa incentivare richieste di assistenzialismo cavalcate da chi intende una volta di più speculare sul disagio meridionale per acquisire posizioni di visibilità e potere”.
“La protesta che parte dalla Sicilia – continua l’Assemblea dei Sindaci – intende rivendicare le condizioni minime per potere affrontare il quotidiano nell’ambito della legalità, lontano dalle pericolose infiltrazioni della criminalità organizzata, in un percorso di autentico riscatto sociale, morale ed economico. Proprio perché si vuole allontanare la mera pratica dell’assistenzialismo e ricorrere a soluzioni legislative strutturate, oggi si rende necessario affrontare il tema delle risorse petrolifere. La Sicilia paga un prezzo notevole sotto il profilo dell’impatto ambientale all’estrazione e alla raffinazione del petrolio. Riteniamo opportuno e inderogabile un risarcimento sociale da parte dello Stato attraverso il meccanismo di accise e royalty che la Regione dovrebbe parzialmente trattenere e vincolare ad un uso destinato all’abbattimento del costo dei carburanti per i settori agricoli, dei trasporti e delle marinerie”.
“Le barricate – conclude il documento – sono forme di lotta antiche e dispendiose, sia per chi le pratica ma anche per chi ne subisce gli effetti. E per tale motivo occorre attivare al più presto la concertazione fra le parti sociali e la mediazione più idonea per affrontare e superare il problema. In questa ottica la Conferenza dei Sindaci della Provincia di Palermo nell’esprimere ancora una volta con forza la solidarietà ai lavoratori del territorio, intende farsi promotrice di un momento istituzionale in cui in sede politica il disagio dei siciliani sia compiutamente espresso e rapidamente affrontato. Un momento in cui la violenza della protesta venga sostituita dalla concretezza dei fatti”.