Palermo, Baccin: “Closing non può bloccare i lavori”
La nuova stagione va programmata, il closing deve arrivare al più presto, la dirigenza che costruirà la squadra per la Serie B deve essere ben chiara. Di tutto questo ha parlato il responsabile del settore giovanile, Dario Baccin, partendo dal suo futuro per arrivare a Baccaglini.
Nel corso di in un’intervista a Tgs Studio Stadio, gli viene chiesto delle richieste pervenute nei suoi confronti da Inter e Juve: “Diciamo che ci sono stati dei contatti, in passato, con la Juve e, più di recente, con l’Inter: non è il segreto di Pulcinella. Ovviamente, io ho parlato molto chiaro con tutti, in primis con la mia società che è il Palermo e da tempo chiedo un po’ delle risposte, delle garanzie su quello che dovrà essere il lavoro da portare avanti”.
Il closing è un mistero buio, Baccin però tiene a precisare che l’attesa della conclusione delle trattative non può bloccare tutta la programmazione della prossima stagione: “Baccaglini mi ha chiesto di aspettare ancora un po’? Io Baccaglini non lo sento da due mesi. Nessuno del suo gruppo mi ha cercato. Ho avuto, perché è giusto dire la verità, due mesi e mezzo fa un contatto con Baccaglini e Baiguera: Baccaglini mi ha detto che io rappresentavo il futuro del Palermo, mi ha detto che avrebbero voluto continuare fortemente con il mio lavoro, con un ruolo da definire e da concordare. Sono passati due mesi e mezzo…”.
E prosegue: “Io credo che, al di là di un closing che può slittare, il lavoro in due mesi e mezzo debba andare avanti. Perché oggi ci sono dei giocatori che devono essere riscattati, ci sono dei calciatori che devono essere acquisiti, dei campi da affittare, delle convenzioni da rinnovare. Noi purtroppo siamo fermi, su tutto e la società ha il dovere di andare avanti, al di là di un closing. Che ci siano delle difficoltà di passaggio è oggettivo. C’è una due diligence che sta andando avanti e magari porterà ancora dieci giorni o un mese, non lo so… Ma il lavoro deve andare avanti. Io credo che chi sa che prenderà la società deve andare avanti coi programmi. Allora penso: o che è già stato incaricato qualcun altro, io questo non lo posso sapere, perché non me l’hanno detto”.