Il Palermo è in serie B e non è certo il pareggio a Verona per 1-1 contro il Chievo ad aver condannato i rosanero. Purtroppo è stata una retrocessione fin troppo scontata, quasi programmata in estate quando la società ha indebolito una squadra già piuttosto carente, privandola di quei pochi elementi d’esperienza che si erano rivelati decisivi senza sostituirli adeguatamente. Inevitabile la stagione da incubo in cui settimanalmente la squadra non ha fatto altro che manifestare i propri limiti dimostrandosi inadeguata alla massima serie. Nessun rinforzo neppure a gennaio e solito copione con ben cinque allenatori che si sono avvicendati sulla panchina rosanero (Ballardini, De Zerbi, Corini, Diego Lopez e Bortoluzzi) e tre direttori sportivi (Foschi, Faggiano e Salerno). Un vero e proprio fallimento che porta un solo nome, Maurizio Zamparini. Ora la speranza della tifoseria è che si sia chiusa qui l’era del patron friulano con cui il Palermo ha vissuto gli anni più floridi della sua storia e proprio per questo sarebbe stato opportuno calare prima il sipario. Le prossime tre partite saranno pura accademia perché il pensiero di tutti è ormai rivolto esclusivamente al closiing e al passaggio della proprietà a Paul Baccaglini, sperando che si possa aprire aprire un nuovo ciclo almeno più sereno.
Bortoluzzi opta per il 3-5-1-1 con Fulignati anche questa volta preferito a Posavec in porta; Gonzalez, Goldaniga e Andelkovic in difesa, a cui comunque daranno un contributo i due laterali Cionek (Rispoli ha dovuto dare forfait a causa dell’influenza) e Aleesami; a centrocampo Jajalo, Gazzi e Chochev; quindi in avanti Diamanti a supporto di Sallai nel ruolo di faso nueve visto la squalifica di Nestorovski.
Maran risponde con il 4-4-2 con Sorrentino in porta; Frey, Gamberini, Cesar e Cacciatore in difesa; Izco, Castro, Radovanovic e Bastien a centrocampo; Birsa e Pellissier in avanti.
Il primo acuto del match all’8’ è del Chievo in contropiede con Birsa che serve Pellissier, conclusione da sinistra destinata al primo palo che Fulignati respinge in angolo. La risposta del Palermo al 15’ con una conclusione dal limite di Sallai respinta da Sorrentino. Sono le uniche conclusioni a rete di un primo tempo in cui comunque il Palermo con un ottimo schieramento difensivo limita le giocate avversarie e si tiene nella metà campo avversaria pur pungendo poco, complice l’assenza di Nestorovski. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 che con il contemporaneo vantaggio dell’Empoli sul Bologna per 2-1 equivale alla retrocessione. Nella ripresa dopo 7’ si fa male alla spalla Gazzi che lascia in campo in barella a Bruno Henrique. Al 21’ rigore per il Chievo dopo una palla persa da Jajalo e il conseguente atterramento in area di Bruno Henrique su Inglese; Pellissier dal dischetto con un rasoterra infila Fulignati alla sua sinistra. Al 25’ Sorrentino si oppone a un sinistro velenoso di Diamanti negandogli la gioia del gol. Al 27’ ancora decisivo Sorrentino che mette in angolo su colpo di testa di Goldaniga. Al 32′ dentro Trajkovski per Sallai e negli ultimi 5′ Simone Lo Faso prende il posto di Gonzalez. Al 43′ il pareggio: punizione di Diamanti, colpo di testa di Pellissier che mette praticamente in gioco Goldaniga servendogli un perfetto assist davanti alla porta. In pieno recupero ancora in gol Goldaniga con un colpo di testa su punizione di Diamanti, ma gol giustamente annullato per fuorigioco.
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