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Palermo-Atalanta 1-2: rosanero ultimi, rivoluzione inutile

di Christian Guzzardi

Palermo, 3 Febbraio 20123 – Un Palermo profondamente rinnovato affronta al Barbera l’Atalanta di Colonatuono. Una partita molto particolare quella di oggi che ha visto i rosanero impegnati nella caccia disperata ai punti salvezza e che ha fornito pessime indicazioni sulla “rivoluzione” messa in atto da Lo Monaco e Zamparini.

Gennaio è stato infatti il mese dei cambiamenti: tanti nuovi arrivi e altrettante cessioni. 

Il nuovo Palermo è un mix di esperienza (Sorrentino, Aronica, Dossena) e di scommesse più o meno azzardate (Boselli, Nelson, Faurlin, Formica, Sperdutti, Fabbrini). Toccherà ora a Gasperini trovare l’equilibrio necessario per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza.

Tanta la curiosità tra i tifosi che – così come contro la Lazio- tornano ad occupare gli spalti del Barbera.

Per la sfida contro i bergamaschi il tecnico dei rosanero fa i conti con le assenze. Oltre a Miccoli, sono assenti per squalifica anche
Aronica e Von Bergen al loro posto Garcia e Donati (che torna ad occupare il ruolo di centrale di difesa come nel girone d’andata).
Tra gli undici che scendono in campo sono molti i volti nuovi. Fanno il loro esordio da titolari Augusto Nelson (preferito a Morganella), Fauril, Fabbrini e Boselli.
A supporto del duo d’attacco il solito Ilicic.

Nell’Atalanta spazio in avanti a Facundo Parra alle cui spalle si posizionano Bonaventura e l’ex Giorgi. Solo panchina per German Denis (corteggiato dai rosa durante le ultime ore di mercato) così come per Budan (l’ex per eccellenza della partita) e Livaja.

Nel primo tempo il Palermo comincia molto bene. Incoraggiato dai circa 23.000 spettatori i ragazzi di Gasperini mettono alle strette l’Atalanta con un pressing molto alto. Tra i nuovi acquisti partono bene Nelson, che occupa con personalità la fascia destra, e Boselli. Altro protagonista è Fabbrini che proprio in tandem con l’attaccante argentino arriva più volte davanti a Consigli. Il giovane talento dell’UNDER 21 è molto agile. Salta spesso l’uomo ma poi si perde nella fase realizzativa.

Proprio Fabbrini al ’32 fallisce un’occasione importantissima. Boselli raccoglie un cross in area di rigore e di testa serve una splendida sponda all’ex giocatore dell’Udinese. Ne esce fuori un bel tiro miracolosamente deviato in corner da Consigli.

Il primo tempo si conclude così sullo zero a zero con il Palermo fiducioso di poter ottenere un risultato utile nel secondo tempo.

Nonostante una confortante premessa nella ripresa i rosanero si ripresentano in campo piuttosto sottotono. Appare in difficoltà soprattutto la difesa con Garcia e Donati che vanno spesso in affanno. Al ’53 l’episodio che cambia la partita. Colantuono richiama Parra facendo subentrare al suo posto German Denis. Seppur in difficoltà il Palermo continua ad attaccare. Ed è proprio da un contropiede subito che nasce il vantaggio dei nerazzurri. Denis recupera palla sulla metà camp e dopo aver vinto un duello fisico con Garcia mette in mezzo un cross per Radovanovic che tira in porta colpendo la traversa. Il rimpallo premia Carmona che di testa mette in rete il pallone dell’uno a zero.

Dopo lo svantaggio il Palermo perde la lucidità necessaria per recuperare la partita. Gasperini le prova tutte. Entrano Dybala,Formica e Malele ma la situazione non cambia. Al ’70 arriva il secondo goal dell’Atalanta. Denis dimenticato dalla difesa rosanero supera Munoz e batte Sorrentino da solo davanti alla porta. L’attaccante argentino diventa così il protagonista assoluto della partita; fautore dei due goal con soli due palloni toccati.

Dopo il goal l’Atalanta si chiude per difende il risultato non concedendo più alcuno spazio ai rosanero. Al ’83 minuto il Palermo però trova un goal del tutto inaspettato. Formica dal limite sinistro dell’area bergamasca effettua un goal teso che trova una deviazione (più o meno casuale) di Nelson (il migliore tra i nuovi).

Durante i quattro minuti di recupero concessi da Damato, il Palermo si riversa completamente in avanti senza tuttavia riuscire a raggiungere l’auspicato pareggio.

Il Palermo esce così sconfitto da una partita fondamentale per il proseguo la stagione. Quella che doveva essere la partita dell’orgoglio diventa invece il momento più basso della gestione Gasperini. Deludono molti dei nuovi acquisti che pagano il pegno di dover essere immediatamente determinanti.

Nel dopo partita il Palermo sceglie di non rilasciare dichiarazioni rifugiandosi in un preoccupante silenzio stampa. Probabile il cambio della guida tecnica. Domenica prossima la squadra potrebbe infatti ripartire da Reja o da Marino.

Redazione

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