Tutto ha inizio nel mese di ottobre del 2009 quando il giovane, con precedenti contro la persona ed il patrimonio, inizia una relazione con una coetanea che dura circa un anno.
Quando la storia tra i due finisce, immediatamente inizia a perseguitarla, seguendola per strada, chiamandola al telefono o mandandole sms insistenti e velatamente minacciosi del tipo ”dove sei?; perché non rispondi?; te lo giuro che finisce male; sono troppo nervoso, se vengo da te finisce a schifo; sono troppo nervoso, ora non me ne frega come reagirò con te; te lo giuro sopra la mia vita sei finita, me la paghi”.
La ragazza è terrorizzata al solo pensiero di dovere uscire di casa, cosa che fa solo in caso di estremo bisogno ed accompagnata dal padre o dal fratello.
La situazione giorno dopo giorno peggiora generando una condizione psicologica che la porta ad uno stato d’ansia e di paura continua, temendo sia per la propria incolumità che per quella dei propri familiari.
Finalmente alla fine del mese di gennaio scorso la ragazza trova la forza di denunciare, giunta presso il comando Stazione Carabinieri di Partanna Mondello mette tutto a nero su bianco, ricostruendo tra le lacrime mesi e mesi di paure, di notti insonni e di ansia e terrore.
Dopo due giorni dalla denuncia viene avvicinata dall’ex che, essendo venuto a conoscenza della sua denuncia la minaccia ulteriormente, “se tu mi consumi io consumerò te” rompendole il cellulare.
Durante le successive 48 ore, la ragazza viene tempestata di telefonate e di messaggi sia anonime che provenienti dall’utenza dell’ex. E’ così che lei ritorna presso il comando dell’Arma denunciando ancora una volta raccontando ai militari dell’escalation.
Alla fine del mese di febbraio, nei confronti dell’ex, viene emesso un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, dispositivo che non riesce ad intimorirlo, tanto è vero che il giovane continua a seguirla molestandola ripetutamente.
Ne segue un’ennesima informativa dei Carabinieri a seguito della quale il G.I.P. emette un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Ma anche in questo caso il giovane non rispetta quanto prescritto, tanto da evadere dai domiciliari venendo però sorpreso da una pattuglia e denunciato in stato di libertà.
A seguito della denuncia dei Carabinieri, il G.I.P. ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che i Carabinieri hanno eseguito nella tarda serata di ieri, traducendo il giovane all’Ucciardone.
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