Palermo: arrestato per aver rapinato negozio cinese
Sono stati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione di Palermo Pretoria a trarre in arresto, nel pomeriggio di ieri un pregiudicato palermitano con l’accusa di rapina e lesioni aggravate.
di redazione
Sono stati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione di Palermo Pretoria a trarre in arresto, nel pomeriggio di ieri Mosè BONACCORSO, pregiudicato palermitano (1993), con l’accusa di rapina e lesioni aggravate.
Erano da poco passate le 15.30 quando la Centrale Operativa ha inviato le due pattuglie in Via Lincoln angolo via Carlo Rao dove era stata segnalata una rapina ai danni di un negozio di abbigliamento ad opera di un giovane armato di pistola.
Le gazzelle sono giunte sul posto in pochissimi minuti, tanto da riuscire ad intercettare in via Lincoln un giovane che veniva inseguito da due uomini di origini asiatiche. Il giovane rapinatore è stato immobilizzato e la pistola utilizzata per la rapina è stata recuperata poco distante sotto un auto in sosta, e posta sotto sequestro.
I due inseguitori, risultati i titolari dell’esercizio in questione erano feriti al volto ed in forte stato d’agitazione, hanno raccontato che pochi istanti prima, quel ragazzo era entrato nel loro negozio armato di pistola e li aveva rapinati.
In sede di denuncia i due hanno riferito che poco prima delle 15.30 mentre si trovavano nel loro negozio di biancheria intima, era entrato un giovane di circa 18/20 anni, alto 175 circa, vestito con felpa di colore viola con cappuccio, pantalone elasticizzato di colore blu, scarpe da tennis di colore nero, travisato con fascia collo nero. Pistola in pugno priva di tappo rosso, dopo avergliela puntata al volto, gli intimava di aprire la cassa e di dargli tutti i soldi che si trovavano all’interno. All’accenno di rifiuto del commerciante, lo colpiva violentemente al volto con dei pugni e con il calcio della pistola; fino a farlo cadere a terra rimanendo per qualche istante privo di sensi, mentre il rapinatore apriva la cassa e arraffava l’incasso, circa 70 € in contanti e dopo esserseli messi nella tasca destra dei pantaloni si dirigeva fuori dal negozio per assicurarsi la fuga.
Contestualmente il padre, avendo sentito il trambusto era sceso dal piano di sopra del negozio avventandosi contro il rapinatore che puntandogli la pistola al volto premeva sul grilletto facendo emettere all’arma il classico rumore, “click” per poi uscire dal negozio.
A seguito della perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto nella tasca destra di BONACCORSO, la somma contante di 70 euro restituita ai commercianti, prima di essere tratto in arresto e portato all’Ucciardone.