Le opere di Gianni Giannettino saranno ospitate dal 14 ottobre al 10 novembre alla Biennale di Venezia, presso il padiglione ‘Armenia’ a Palazzo Zenobio, curatore delle tele il professor Giorgio Grasso. L’artista ha alle spalle un’attività pittorica vasta e capillare da più di quarant’anni, infatti, si dedica al raffinato mondo dei pennelli e dei colori, dando vita a particolarissimi dipinti realizzati su vari supporti con diverse tecniche.
“È un artista – scrive Giovanni Cappuzzo – che ha scelto uno strumento linguisticamente moderno e attuale, in cui ha fatto prevalere il mondo delle proprie fantasie con infinite implicazioni di carattere psicologico, utilizzando dei simboli cui finisce con il delegare e conferire la virtù pregnante di segni della nostra condizione esistenziale[….] portando il fruitore della rappresentazione artistica alla meditazione delle conseguenze che può subire l’umanità da una indiscriminata miopia verso la tutela dell’ambiente e della natura, nonché dall’inarrestabile progressione tecnologica e biologica”.
Già presente con due opere nella seconda tornata della Biennale dal 13 settembre al 10 ottobre a Palazzo Zenobio, nel percorso “L’Arte ai tempi della 57ma Biennale di Venezia”, l’artista palermitano esporrà ancora a partire dal 14 ottobre altre due opere dal titolo: “Aquile di mare” e “San Michele Arcangelo”.
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