Stop alle violenze, non ci stanno gli studenti dell’Ateneo palermitano che scrivono una lettera cordiale ma decisa al rettore Lagalla. In seguito alle ripetute segnalazioni degli studenti dell’Università degli studi di Palermo, che temono per la propria incolumità, paventando di esser vittime di rapine ed aggressioni e continui atti di delinquenza verificatisi negli ultimi mesi, le associazioni Vivere Ingegneria, Vivere Economia, Vivere Agraria, Vivere Giurisprudenza, Vivere Scienze MM.FF.NN., Vivere Farmacia, in collaborazione con l’Associazione Vivere Ateneo, hanno chiesto tramite una lettera indirizzata alMagnifico Rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla, di “intensificare la sorveglianza negli spazi interni e limitrofi la cittadella universitaria e i viali del policlinico. Le associazioni sopra citate chiedono di intensificare la sorveglianza ad opera della sicurezza privata, la quale è auspicabile sia coadiuvata dalle forze dell’ordine. In particolare, suggeriamo che debbano essere attenzionati tutti gli ingressi al plessi sopra citati, poichè riteniamo insufficiente la sorveglianza del solo ingresso principale di Viale delle Scienze. Con riguardo alle forze dell’ordine sopra citate, crediamo che sia necessario richiedere il pattugliamento di Viale delle Scienze, Via Archirafi, Via Ernesto Basile e conseguenti zone limitrofe, ed inoltre le vie adiacenti il policlinico universitario, in special modo nelle ore seguenti il tramonto, in quanto nelle suddette risiedono molti studenti “fuori sede”, i quali risultano essere vittime delle mire della malvivenza. Evochiamo in tal modo il diritto all’integrità fisica e psichica della persona, e il diritto alla libertà e alla sicurezza sanciti rispettivamente dall art. 3 e 6 della CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA (C.D. CARTA DI NIZZA), che con l’entrata in vigore del TRATTATO DI LISBONAha ormai valore giuridico vincolante, come recita l’art. 6 della versione consolidata del Trattato sull’Unione Europea al comma 1: ‘1. L’Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea del 7 dicembre 2000, adottata il 12 dicembre 2007 a Strasburgo, che ha lo stesso valore giuridico dei trattati.”