Queste le pagelle di Genoa-Catania gara dcisa da una rete al 67′ dal capitano dei genoani Marco Rossi. Bene Martinho e Silvestre, male Spolli e Lopez.
Andujar: era una partita a rischio, vista la solita grande pericolosità offensiva del Genoa. Il primo tempo fa da spettatore per l’ottima prova difensiva dei suoi, poi è colpevole (insieme a Spolli) sul gol di Rossi. Troppo vicina quella palla per non uscire. Voto: 5,5
Potenza: nel primo tempo amministra Rudolf senza troppi patemi, soffre un po’ di più invece la vivacità di Destro nella ripresa. Voto: 6
Silvestre: è il meno colpevole e il migliore del reparto. Ringhia su Toni ed esce sempre vincitore dai duelli col bomber rossoblù nonostante i centimetri in meno. Chiude tutto ciò che gli si presenta davanti e sfiora anche il gol con un diagonale velenosissimo da fuori area. Voto: 6,5
Spolli: fino al gol di Rossi sarebbe da 7 pieno. Fa a sportellate con Toni e lo rende mansueto come un gattino, controlla bene l’area e di testa sono sempre e solo sue. Poi il black-out. Cross da destra, lascia passare la palla e Rossi è lì pronto a correggere dentro. Ancora un gol nell’area piccola e ancora un errore di attenzione dalla difesa. Incredibile. Voto: 5,5
Capuano: gara generosa per Ciro che è costretto agli straordinari con Mesto e Rafinha che provano a sfondare da quel lato. Con il primo poi è un duello senza esclusione di colpi e spesso è vinto proprio dal numero 33 rossazzurro. Voto: 6
Biagianti: riportato al ruolo di mediano davanti la difesa Marco si arma di corazza ed elmetto e comincia a battagliare con grinta e lucidità. Il gioco rossoblù passa alla larga da lui e preferisce le corsie esterne. Poi dopo il gol viene avanzato un po’ ma il calo generale penalizza anche lui. Voto: 6
Gomez: l’inizio non era stato malvagio. Un sinistro potente da fuori rischiava di far fare una papera ad Eduardo. Poi Criscito gli prende le misure e l’ex San Lorenzo sparisce dal campo. Poco lucido nell’assalto finale. Voto: 5
Izco: bene da mezzala, corre, pressa, chiude i varchi e quando può appoggia davanti. Prova anche da fuori ma senza successo. Poi la partita viene sbloccata e viene sacrificato per Ricchiuti. Sufficienza piena. Voto: 6
Martinho: a sorpresa non solo convocato ma anche schierato come mezzala. Un premio per i buoni allenamenti sostenuti a Massa. E il brasiliano risponde presente, non sente la pressione e gioca con discreta personalità. Sbaglia qualche passaggio, cerca la giocata e non sempre gli riesce ma fa vedere che il talento c’è, basta solo lavorarci. Voto: 6,5
Mascara: una punizione al 3’ mette i brividi ad Eduardo, dopo è la solita gara di sacrificio e contenimento. Potrebbe sfondare con Chico ma deve stare attento a Rossi e Rafinha che si alternano. Insomma molta più fase difensiva che offensiva purtroppo. Voto: 6
M. Lopez: solito leit motiv. Ha un alibi di ferro perché gioca sempre solo che più solo non si può ma è ancora l’indiziato numero uno dei problemi offensivi etnei. Ammonito anche stavolta, Giampaolo lo prova a cambiare dopo 20 minuti della ripresa, appena prima di prendere gol. Urge soluzione. Voto: 5
Carboni: entra sullo 0-0 ma dopo due minuti è gol del Genoa. Praticamente nel momento più delicato del match, prova a dare equilibrio ma non è al meglio, prova ne sono alcuni lanci a vuoto e il giallo preso da Russo. Va detto che non era al meglio. Voto: 5,5
Antenucci: entra finalmente nel suo ruolo, quello di punta centrale. Comincia a correre come un ossesso anche perché bisogna subito rimontare. Ma è poco lucido negli ultimi metri, sbaglia un appoggio facile ad Izco e un’occasione in area dove rientra e spara alto. Poi viene atterrato da Ranocchia che non prende la palla. Protesta a ragione ma Russo risponde picche. Voto: 6
Ricchiuti: ancora in panchina dall’inizio per Gomez. Fosse continuato lo 0-0 sicuramente non avrebbe tolto la tuta. Invece Giampaolo lo chiama per cambiare ancora il volto ai suoi. Ha l’occasione giusta ma Eduardo lo chiude. Poco lucido anche lui ma non è facile ribaltare il match in 17 minuti. Voto: 5,5
Giampaolo: come Lecce i suoi pagano un solo maledettissimo errore che determina il gol. La partita era stata studiata in ogni minimo particolare ed infatti il Catania rischia zero fino al gol. Ancora una rete dentro l’area piccola, la terza consecutiva dopo Lecce e Napoli. Questa volta però toglie l’adombrato Lopez per un vispo Antenucci e azzarda Martinho che non delude. Già spesi due cambi, il tecnico prova il terzo ovvero quel Ricchiuti messo ancora fuori dal primo minuto. La reazione finale c’è, il gol manca. Ma la partita è preparata bene, nulla da dire. Voto: 6
Arbitro: Russo: tiene sotto controllo il match, fischiando molto alle difese e poco agli attacchi. Ammonisce abbastanza e non si rende protagonista fino al fallo di Ranocchia che in piena area di rigore cerca il pallone ma abbatte Antenucci. Le proteste non servono ma era l’episodio che poteva e doveva cambiare il corso della gara. Voto: 5.5
di Daniele Di Frangia
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