di Silvia Iacono – Una splendida giornata di sole e l’abbraccio di 80 mila fedeli ha accolto il beato Padre Pino Puglisi al Foro italico a Palermo. Il suo sorriso ha donato pace e serenità ai fedeli accorsi per festeggiare la sua beatificazione. Il suo ritratto è stato svelato solennemente durante il rito di beatificazione. Il volo delle colombe bianche nel cielo di Palermo ha segnato i cuori di migliaia di fedeli. Un applauso spontaneo e pieno di commozione ha sottolineato le parole della lettera apostolica. È stato stabilito che don Pino potrà essere festeggiato ogni 21 ottobre di ogni anno. “Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore – dice il Vangelo di Giovanni letto durante la funzione- rimane solo: se invece muore, produce molto frutto”.
“Più guardiamo il volto di don Pino Puglisi, svelato solennemente durante il rito di beatificazione, più sentiamo che il suo sorriso ci unisce tutti. La Chiesa riconosce nella sua vita, sigillata dal martirio in ‘odium fidei’, un modello di imitare”. Queste le parole dell’arcivescovo di Palermo durante l’omelia. “La mano mafiosa che il 15 settembre 1993 lo ha barbaramente assassinato – ha aggiunto Romeo – ha liberato la vita vera di questo ‘chiccho di grano’, nella sua opera di evangelizzazione moriva ogni giorno per portare frutto. Padre Puglisi sottraeva alla mafia di Brancaccio consenso, manovalanza, controllo del territorio”. L’azione “assassina,di prevaricazione e di morte” dei mafiosi “ne rivela la vera essenza”. Romeo ha inoltre ricordato lo storico anatema che papa Giovanni Paolo II pronunciò dalla valle dei Templi: “Convertitevi, uno giorno verrà il giudizio di Dio”. Il martirio del nuovo beato “ci interpella tutti, come comunità ecclesiale, a vincere ogni forma di male”, agendo “secondo il binomio che in Puglisi sintetizzò insieme evangelizzazione e promozione umana. Beato martire Giuseppe, il tuo sangue continuerà a fecondare questa Chiesa”.Romeo ha inoltre sottolineato che che la parrocchia di Puglisi era la strada e la sua vocazione ha accompagnato gli uomini e i giovani del quartiere di Brancaccio. Lo scorso 28 giugno Benedetto XVI ha riconosciuto che l’esecuzione ordinata dai boss e compiuta davanti alla parrocchia di San Gaetano, fu “martirio”, “in odio alla fede”. Così da oggi per la Chiesa è Beato. Ma per tutti coloro che l’hanno conosciuto resta ‘3P’, Padre Pino Puglisi. Durante l’intera celebrazione sono state ricordate le parole e le opere di Padre Pino Puglisi ucciso il 15 settembre 1992 da Gaspare Spatuzza.
Quasi al termine della messa al Foro italico di Palermo per la beatificazione di padre Pino Puglisi, l’arcivescovo Paolo Romeo ha ringraziato il cardinale Salvatore De Giorgi, il quale “ha avviato l’iter conclusosi oggi” e che, quale rappresentante del pontefice, ha presieduto il rito di beatificazione. Soprattutto ha ringraziato Papa Francesco: “Lo attendiamo in terra di Sicilia. Gli inviamo questo invito pressante”. “Ora andremo avanti continueremo il lavoro fecondo di don Pino che da oggi e beato”, ha aggiunto tra gli applausi. Don Puglisi, ha sottolineato il cardinale, “resta il modello su cui ispirare le nostre scelte, nell’impegno concreto, in una evangelizzazione feconda, secondo il suo motto ‘Se ognuno fa qualcosa’”.
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IL video della beatificazione di Padre Pino Puglisi
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