ROMA (ITALPRESS) – Lo smart wowrking “resterà per una quota fino al 15%”. Lo dice al Corriere della sera il ministro per la Pa Renato Brunetta. “Dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici gran parte ha continuato a lavorare sempre in presenza: la sanità, le forze dell’ordine. La scuola sta per ripartire – spiega – Adesso è bene che anche tutti gli altri tornino, per sostenere la ripresa del Paese”.
Il ritorno negli uffici servirà anche per “smaltire le montagne di arretrati, che non sono stati ovviamente smaltiti durante lockdown e smart working, e i nuovi arretrati che si accumulano. Aiuta in questo senso il decreto legge sul reclutamento nella Pa convertito in legge dal Parlamento a inizio agosto: grazie allo sblocco del turnover e al Pnrr stanno arrivando decine di migliaia di nuovi assunti, al Mef, alla Giustizia, nei Comuni. A maggior ragione, se si assumono 100mila giovani, li facciamo lavorare in smart working? Suvvia!”.
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