ROMA (ITALPRESS) – “La gestione dei buoni pasto nella pubblica amministrazione è ormai diventato un mercato che, oltre a creare inutili oneri finanziari per le casse dello Stato, determina ritardi e difficoltà di spendibilità per i dipendenti che li ricevono”. Lo dichiara Claudia Ratti, Segretaria Generale di Confintesa Funzione Pubblica, “in merito alla complicata ed inutile procedura che viene utilizzata per l’emissione dei buoni stessi”.
“Confintesa FP – continua Claudia Ratti – aveva già denunciato nel 2017 che sui buoni pasto si faceva la cosiddetta ‘crestà e la sentenza del Consiglio di Stato, che ha annullato una gara per l’aggiudicazione dei buoni pasto e ha messo in chiaro i meccanismi previsti per lo svolgimento delle gare per l’aggiudicazione dei buoni stessi, conferma quanto da noi denunciato. Inoltre l’annullamento dell’aggiudicazione del lotto 7 (Regione Lazio) della Convenzione Consip ‘Buoni pasto 9’, per effetto del quale le Pubbliche Amministrazioni non possono più procedere, tra l’altro, all’invio delle richieste di approvvigionamento finchè la Consip non definirà le modalità da seguire, aggrava la situazione.
In buona sostanza molti pubblici dipendenti non riceveranno i buoni pasto fino a che la Consip non emana nuove disposizioni. Confintesa FP – conclude la sindacalista – chiede, quindi, che il valore dei buoni pasto sia inserito in busta paga e sia esente da tasse. Ci guadagneranno le Pubbliche Amministrazioni e tutti i pubblici dipendenti”.
Se stai per affrontare un colloquio di lavoro, scopri come devi metterti seduto. Cambia tutto…
Tornano nella settimana dal 18 al 23 novembre le “Giornate FAI per le Scuole”, manifestazione…
L'Agenzia delle Entrate ha iniziato i suoi controlli. È allarme per tutti Se si vuole…
Sabato: Tempo stabile durante la giornata con cieli per lo più soleggiati su tutta la…
“Io confido che quella del 26 novembre sarà l’ultima conferenza stampa e quindi auspico che…
“Dio non voglia che ci sia un terremoto, ma per come è stato studiato il…