MILANO (ITALPRESS) – La pandemia del Covid-19 ha portato al ripensamento di numerosi aspetti della vita quotidiana. Tra questi anche il modo di concepire la casa – spesso trasformata in vero e proprio luogo di lavoro -, i suoi spazi e le sue caratteristiche strutturali. Progettazione e costruzione degli spazi domestici devono rispondere a esigenze diverse, basate su nuovi stili di vita ma anche sulla tutela della salute e sul comfort abitativo, non sempre garantiti nelle abitazioni attuali. Secondo la fotografia di SAIE – la fiera delle costruzioni organizzata da Senaf che si terra’ a BolognaFiere dal 14 al 17 ottobre 2020 – su base dati Istat, nel 2018 quasi otto milioni di cittadini (13,2% della popolazione) vivevano in una casa con problemi strutturali o di umidita’, con Calabria (22,4%), Sardegna (21,9%) e Lazio (20%) in testa. Piu’ sicure, invece, le abitazioni in Valle d’Aosta (6,7%), Molise (8,3%) e Lombardia (9,6%).
Diventa fondamentale anche salvaguardare la salubrita’ degli ambienti domestici: ovvero progettare e costruire pensando al benessere fisico e psicologico di chi li abita e prestando attenzione alla pulizia dell’aria, alla qualita’ dell’acqua, alla qualita’ degli impianti di riscaldamento e condizionamento fino all’isolamento termico ed acustico.
Secondo il direttore tecnico di SAIE, l’architetto Michele Ottomanelli, docente al Politecnico di Milano, “il ripensamento dello spazio domestico si fonda su quattro aspetti: flessibilita’, sostenibilita’, salubrita’ e tecnologia. Flessibilita’ vuol dire implementare soluzioni tipologiche abitative piu’ coerenti con le mutate esigenze funzionali, anche dal punto di vista del design degli interni, per permettere attraverso l’uso di soluzioni di arredo mobili (ad esempio pareti manovrabili ed elementi multifunzionali), la creazione di zone di privacy per chi lavora o studia”. “Dopo gli ultimi decenni in cui open space e ambienti unici erano diventati irrinunciabili – aggiunge -, le persone avvertono la necessita’ di separare, anche solo temporaneamente, spazi comuni e privati. Sostenibilita’ vuol dire continuare nel percorso di riduzione degli sprechi energetici attraverso una sempre maggiore attenzione alla qualita’ del sistema edificio/impianto, a quella dell’involucro, dei serramenti e dei sistemi tecnologici. Insieme alla riqualificazione delle filiere di produzione dei prodotti da costruzione che dovranno sempre di piu’ guardare agli aspetti sistemici ambientali”.
(ITALPRESS).
sat/com
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