Un’operazione dei carabinieri del comando provinciale di Palermo questa mattina all’alba ha portato a otto arresti su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.
Gli 8 indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa e finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e vendita di armi clandestine, estorsione, lesioni aggravate, maltrattamenti, reati aggravati dalle modalità mafiose.
Dalle indagini è emerso che gli indagati stava pianificando l’omicidio di un uomo il quale, nonostante gli “avvertimenti”, aveva continuato a sfidare i vertici mafiosi.
Ma non solo, il gruppo era dedito ad estorsioni, gestione di centri scommesse, traffico di droga e aveva anche in progetto un omicidio.
La famiglia mafiosa di Bagheria puntava alla scalata al potere del boss emergente Massimiliano Ficano.
Ficano, nel corso di una conversazione intercettata con un suo stretto collaboratore, affermava che le attività più remunerative per la famiglia mafiosa di Bagheria erano costituite dalla gestione di centri scommesse e dal traffico di sostanze stupefacenti.
Attività che venivano controllate direttamente da lui, anche se non si esponeva mai in prima persona, delegando i suoi più fidati collaboratori.
Il provento dei delitti commessi serviva anche a provvedere al sostentamento dei familiari dei detenuti, dovere ‘sacro’ dei capimafia liberi.
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