Ospedale di Noto occupato dopo la chiusura di alcuni reparti

Ospedale di Noto occupato. Una parte dell’ospedale Trigona di Noto è stata occupata da un centinaio di persone per protestare contro la chiusura dei reparti di Pediatria, Ginecologia ed Ostetricia. “Vogliamo giustizia e sanità per mamme e bambini”, e “L’ospedale non si tocca”, sono alcuni degli slogan della protesta, iniziata qualche giorno fa. Tre donne sono in sciopero della fame.

Ospedale di Noto occupato, le precisazioni del commissario straordinario dell’Asp di Siracusa

Il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra unitamente ai direttori sanitario e amministrativo Anselmo Madeddu e Giuseppe Di Bella precisa quanto segue:

“Sono gravi le affermazioni del sindaco di Noto Corrado Bonfanti, il quale dimentica che l’ospedale di Noto, con il suo accordo sottoscritto dal precedente governo regionale e con la precedente direzione dell’Asp di Siracusa, di cui risultano prove scritte, era stato destinato ad ospitare reparti di Riabilitazione e Lungodegenza e omette di dire che detto accordo è stato da lui stesso avallato. Ad oggi il Punto Nascita risulta chiuso dai direttori dei Dipartimenti competenti in materia per mancanza di pediatri e non è stato trasferito ad Avola ma a Siracusa, a tutela della sicurezza di mamme, neonati ed operatori. L’Azienda, come è risaputo, ha cercato in tutti i modi di reperire pediatri di cui è ben nota la carenza a livello nazionale.

Il sindaco di Noto omette ancora di dire che quanto sopra gli era stato più volte comunicato verbalmente e per iscritto dalla direzione dell’Azienda sanitaria e che, in mancanza di pediatri, tali reparti non potranno essere riattivati. Così come omette ancora di dire che nel nosocomio di Noto sono stati mantenuti gli ambulatori di Pediatria e di Ostetricia proprio per garantire le prestazioni agli utenti. Tutto ciò nell’interesse delle partorienti e dei nascituri e degli operatori, non potendo garantire questi ultimi turni H 24 in violazione di legge.

Gli impianti ospedalieri che andrebbero in disuso dopo poco tempo con gravi danni

“L’attuale rete ospedaliera approvata di recente, come ben sa il sindaco Bonfanti, ha aumentato piuttosto il numero dei posti letto che potrà essere ulteriormente incrementato essendo già stati chiesti l’inserimento della RSA e l’autorizzazione a poter affidare alle strutture accreditate che si occupano di salute i rimanenti spazi nel rispetto delle norme vigenti.

Infine, l’apertura della Lungodegenza e della Fisiatria per un totale di oltre 40 posti letto, oltre che completare l’offerta sanitaria carente nel sud della provincia per tali specialità, consente di mantenere gli impianti ospedalieri che andrebbero in disuso dopo poco tempo con gravi danni.

Per quanto sopra, mentre comprendiamo le preoccupazioni della popolazione non bene informata da chi ha interesse a creare disinformazione come sarà chiarito nelle sedi competenti, non riusciamo a comprendere, invece, l’atteggiamento e le dichiarazioni del sindaco Bonfanti considerato che si sta attuando quello che lui stesso ha avallato ed in più si sta potenziando l’ospedale con l’inserimento di ulteriori specialità e avviando l’iter per il suo rilancio mai iniziato nel passato”.

Firmata una petizione per evitare la chiusura

Sono settemila le firme alla petizione contro l’impoverimento dell’ospedale di Noto che, secondo i sindacati di categoria, serve un’utenza di almeno 120 mila persone, fino a raggiungere quota 200 mila nel periodo estivo. Domattina è stata annunciata una manifestazione che si radunerà alle 9,00 in piazza Municipio per avviarsi in corteo fino all’Ospedale Trigona.