Orto Botanico Catania: venerdì la “festa” per i 160 anni dalla fondazione.
Sarà intitolata l’aula emiciclo al prof. Valerio Giacomini, direttore della struttura dal 1956 al 1959.
L’Orto Botanico compie 160 anni. E venerdì 28 settembre, alle 10, si terrà una cerimonia per
“festeggiare” l’importante traguardo raggiunto dalla struttura fondata dal monaco cassinese
Francesco Tornabene Roccaforte.
Nel corso dell’incontro le istituzioni cittadine e accademiche rinnoveranno e rilanceranno il valore culturale e sociale di un museo vivente che, da lungo tempo, si propone come sede di ricerca e di diffusione delle conoscenze naturalistiche.
Interverranno il rettore Francesco Basile, il sindaco di Catania Salvo Pogliese, l’arcivescovo di Catania mons. Salvatore Gristina, il direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali Carmelo Monaco, il responsabile scientifico dell’Orto Botanico di Catania Gian Pietro Giusso Del Galdo, la delegata al Sistema Museale d’Ateneo Germana Barone, il presidente dell’Accademia Gioenia Mario Alberghina, il responsabile del Gruppo Orti Botanici della Società Botanica Italiana Francesco M. Raimondo. A seguire le relazioni dei docenti Francesco Furnari sul tema “160 anni di vita scientifica dell’Orto Botanico di Catania” e Pietro Pavone “Collezioni antiche e recenti acquisizioni dell’Orto Botanico di Catania”. Alle 12 la cerimonia di intitolazione dell’aula emiciclo al prof. Valerio Giacomini, una delle massime personalità scientifiche italiane ed europee nel campo della botanica e della ecologia.
Il docente, originario di Fagagna (Udine), ha ricoperto il ruolo anche di direttore dell’Orto botanico
Catania dal 1956 al 1959 ed è stato il principale riferimento nel campo della biologia e della
conservazione della natura (Parchi e Riserve) e per le sue concezioni filosofiche e scientifico-
umanistiche.
L’Orto Botanico Catania, fondato il 31 luglio del 1858 grazie all’opera del monaco cassinese
Francesco Tornabene Roccaforte, si estende su una superficie di 16mila metri quadrati nel “salotto” della città dell’Elefante tra via Etnea e via Antonino Longo. Le prime piante, provenienti da altri orti botanici in particolare di Svezia, Francia e Italia (Napoli e Palermo) furono collocate nel 1862. Nello stesso anno e nel 1864 l’Orto fu visitato dal Principe Umberto di Savoia che, tra l’altro, apprezzò le collezioni di cotoni e tabacchi.
Nel 1865, grazie ad un lascito del catanese Mario Coltraro all’Università, l’Orto fu ampliato e la
nuova area venne destinata, come espressamente voluto dal donatore, alla coltivazione di specie della flora spontanea siciliana.
Oggi l’Orto Botanico catanese riveste una particolare importanza come sede di alcune peculiari
collezioni, quali le “succulente” (migliaia di esemplari per la maggior parte coltivati all”aperto), le
“palme” (40 specie diverse) e le “piante spontanee siciliane” (numerose piante spontanee della flora sicula). Un sito che ogni anno è visitato da migliaia di studenti e visitatori per la funzione educativa, con particolare riguardo alle problematiche di carattere ambientale, e di salvaguardia ex situ delle specie in via di scomparsa.
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