Ortigia sostenibile. Una lista di obiettivi immediati e a breve e lungo termine. Questo il risultato della partecipata riunione del Comitato Ortigia Sostenibile avvenuta venerdì scorso a Siracusa nella gremita sala di piazza Corpaci.
Un’associazione che, come precisato dal consiglio direttivo, non vuole rivendicare solo i diritti dei residenti, oramai ridotti a un numero esiguo, né essere considerata una spinta egoistica di pochi verso i molti, come spesso si legge sui social a causa di personaggi che per curare i propri interessi economici hanno tentato di screditarne l’azione, esasperando e filtrandone i contenuti.
Il Comitato al contrario è la proposta di una città che deve riprendere consapevolezza della propria identità, che deve trovare la forza di riurbanizzarsi dentro le radici che l’hanno vista nascere e cambiare mille volte restando sempre se stessa.
Attraverso Ortigia Sostenibile e la sua azione si vuole giungere a un nuovo patto di cittadinanza che riequilibri il vivere urbano, i servizi, il tempo libero fra tutti i quartieri della città decongestionando Ortigia.
A tale scopo le prime azioni concrete vedranno la ripresa delle tradizionale battaglie statutarie, prima tra tutte l’attuazione piena dell’art. 52 del Codice dei Beni Culturali sulla revisione di alcune licenze commerciali in luoghi di forte interesse culturale quali ad esempio Fonte Aretusa, Piazzetta S. Rocco e Largo San Giovannello. Una lotta questa che, insieme al Regolamento sulla concessione dello spazio pubblico, dovrà avere il supporto attivo e non solo propositivo della Amministrazione e del Consiglio Comunale.
Altro atavico problema ricordato nel corso dell’Assemblea è l’adozione di norme che regolino il traffico in Ortigia, attraverso il Piano che pur proposto in consiglio comunale non è stato mai approvato. Azioni drastiche e non più rinviabili che devono limitare l’insopportabile pressione veicolare causa di inquinamento acustico e atmosferico.
Una proposta che potrebbe essere attuata in breve periodo è l’adozione di un ticket di ingresso e la limitazione nel rilascio dei pass, il cui numero non è ancora stato precisato con certezza dagli uffici comunali. Si richiederà anche l’installazione delle telecamere nelle zone pedonali, (ultimamente ampliate dall’Amministrazione con atto dall’assemblea valutato positivamente) utilizzando i proventi derivati dalle multe.
Argomento messo in agenda è, infine, l’attuazione di un regolamento per la tutela e il decoro del patrimonio culturale del centro storico sulla scorta di quello adottato da Firenze nel 2016 che preveda una serie di regole e divieti consoni ad una città patrimonio dell’Unesco.
Non sarà un autunno di sterile polemica e contrasto ma di controllo e denuncia, tramite foto e segnalazioni che vedranno il Comitato in delegazione dal Sindaco chiedendo, volta per volta, la legalità o meno di determinati fenomeni.
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