Orrore a Marianopoli: cane murato vivo

Era costretto a vivere nell’oscurita’, legato a una catena corta che ne limitava ulteriormente i movimenti, tra i suoi stessi escrementi, senza acqua e con qualche avanzo di…

di redazione

Marianopoli (Cl), 18 gen. Era costretto a vivere nell’oscurità, legato a una catena corta che ne limitava ulteriormente i movimenti, tra i suoi stessi escrementi, senza acqua e con qualche avanzo di pane secco in un piccolo vano, 30×30 cm, destinato probabilmente ai contatori di acqua e luce, chiuso da uno sportello metallico il cane di circa 11 mesi soccorso, a seguito di una segnalazione, dal nucleo di guardie zoofile dell’Oipa Caltanissetta, a Marianopoli.

Secondo alcune testimonianze, l’animale avrebbe passato la maggior parte del suo primo anno di vita rinchiuso in quel loculo, che veniva aperto solo per la somministrazione del cibo.

All’apertura dello sportello, il giovane cane è impazzito di gioia ed è stato accudito e tranquillizzato dalle guardie zoofile Oipa, coadiuvate nell’intervento dai carabinieri di Marianopoli.

 

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A un primo esame, l’animale è risultato molto denutrito e con qualche difficoltà a deambulare. La forzata reclusione ha, infatti, impedito il corretto sviluppo della muscolatura delle zampe posteriori. Inoltre il collare, indossato probabilmente da cucciolo e mai adattato alla crescita del collo, si era ormai attaccato alla pelle causando infezioni estese.

Le guardie zoofile Oipa hanno denunciato il proprietario per maltrattamento di animale e hanno posto il cane sotto sequestro. Il cucciolone, affidato al coordinatore del nucleo, Fabio Calì, è ora in cura e sarà presto dato in affidamento.

”La crudeltà delle condizioni di detenzione di questo cane era davvero estrema. Il totale isolamento e le privazioni a cui è stato sottoposto rendono ancora più incredibile la fiducia e l’affetto che ci ha riservato – ha commentato Fabio Calì, coordinatore regionale delle guardie zoofile OIPA Sicilia – Episodi come questo invitano a riflettere sul fatto che, oltre a perseguire i colpevoli di questi reati, è importante fare sensibilizzazione, affinché anche nelle piccole comunità dell’entroterra siciliano venga compreso e rispettato che gli animali sono esseri senzienti con diritti tutelati dalla legge”.